Nella capitale degli Emirati Arabi il 22 ottobre sarà premiato il progetto “Cargo 31” del pioniere veneziano delle imbarcazioni ecosostenibili
Inarrestabile e determinato nel perseguire il suo obiettivo fin da giovanissimo. Nell’ambito della nautica a impatto ambientale zero Pietro Tosi, già comandante veneziano, pioniere delle imbarcazioni ecosostenibili e uomo di mare con molte miglia percorse sulle spalle, di strada ne ha già fatta parecchia.
Tanta da arrivare oggi a un riconoscimento internazionale, a dimostrazione che anche sull’acqua i motori elettrici sono il futuro della mobilità. E ancora una volta il suo impegno, che continua ininterrottamente da una cinquantina di anni, è stato premiato.
Dopo il riconoscimento di “Barca ecologica dell’anno 2020” ricevuto a Venezia dalla sua “Cargo 31” totalmente elettrica, Tosi è pronto per volare a Dubai dove il prossimo ottobre lo attenderà una nuova importante attestazione per la sua innovativa imbarcazione.
“Cargo 31”: Menzione Speciale 2021 per la barca più sostenibile del mondo
L’Unione Internazionale Motonautica ha insignito della menzione Speciale 2021 per gli Enviromental Benefit proprio “Cargo 31”, il progetto di Tosi concretizzato con il cantiere Studioplast.
Il premio vuole ogni anno mettere in evidenza le conquiste nella ricerca e progettazione di mezzi nautici ecosostenibili nel contesto dell’auspicata transizione ecologica. Un riconoscimento significativo per l’impegno concreto a beneficio dell’ambiente.

«La premiazione a Dubai – dice Pietro Tosi con il suo trascinante entusiasmo a Metropolitano.it – rappresenta un traguardo importante. Non me l’aspettavo, sono molto orgoglioso che venga riconosciuto il mio lavoro, frutto di anni di ricerche. I fatti dimostrano che l’elettrico è necessario anche per i trasporti su acqua per ridurre inquinamento e moto ondoso. Quello che mi auguro è che questo messaggio possa essere recepito da tutti, per questo cerco di sensibilizzare il più possibile in questa direzione. Sarebbe bello che si creasse una cultura dell’ambiente a partire dalla scuola perché i giovani ne comprendano il profondo significato».
La barca innovativa 100% elettrica e con maggiore capienza a bordo
“Cargo 31”, presentata al Salone Nautico di Venezia, ha tutte le carte in regola per il trasporto acqueo innovativo. Non solo in ambito veneziano, come testimonia il riconoscimento attribuitole. E’ una barca completamente elettrica realizzata in vetroresina e studiata in modo da non creare moto ondoso.
Ad alimentarla ci pensano un gruppo elettrico da 35 kW e accumulatori al litio ferro fosfato che garantiscono un’autonomia di navigazione silenziosa e ad emissioni zero di circa 12 ore. Può viaggiare anche su bassi fondali e grazie alla sua forma con la presenza in carena di uno “scarpone” è attenuata la formazione di onde di trascinamento.

L’elemento più particolare che la caratterizza è la collocazione del motore sul fondo così da consentire un più ampio spazio a bordo. Pietro Tosi ha sempre creduto profondamente nella nautica green e negli anni, a Venezia, si è sempre dedicato alla ricerca di tecnologie per una navigazione a zero impatto ambientale. Tanto che con le imbarcazioni elettriche da lui realizzate, inizialmente attrezzate con pannelli solari e poi utilizzando batterie sempre più all’avanguardia, ha già compiuto due volte il giro dell’Italia e diverse traversate. Sua è anche la prima barca climatizzata, sempre elettrica, per il trasporto di opere d’arte.

Lo sguardo alla mobilità acquea del futuro
Un vero pioniere della sostenibilità che aveva visto lungo già parecchi anni fa quando ancora il settore stava muovendo i primi passi. “Navigare green si può” è sempre stato il suo motto e con la sua attività lo ha messo in pratica.
«Il mio obiettivo – sottolinea Tosi – è sempre stato quello di arrivare ad avere imbarcazioni il meno inquinanti possibile e ho sempre fatto il massimo per aumentare la sensibilità sul tema dimostrando concretamente che si può arrivare all’impatto ambientale zero (o comunque minimo) anche nel trasporto acqueo. Il premio che riceverò mi dà una carica ulteriore per continuare la mia “mission” per la nautica sostenibile».
Il motore elettrico infatti consente di non produrre alcun inquinamento atmosferico e acustico e non ci sono vibrazioni, oltre a ridurre i costi per la trazione inferiore di 6 volte rispetto ai motori diesel o benzina. Si spende meno anche per la manutenzione e non avendo più la sala macchine il peso della barca si riduce del 20% e aumenta per contro il volume di carico merci o passeggeri del 35%.
Silvia Bolognini