Fervono i preparativi per la 79^ edizione al Lido di Venezia, isola tra mare e Laguna da scoprire che ha anche un suo storico aeroporto
I riflettori della ribalta internazionale si accendono su poche centinaia di metri di lungomare di un’isola in realtà lunga 12,2 km, anche se larga al massimo 1,7 km. E lo fanno per appena 11 giorni, sia pur intensi: quelli che intercorrono tra la serata di apertura (quest’anno il 31 agosto) e quella di chiusura (per l’edizione numero 79 fissata per il 10 settembre) in cui si assegnano i Leoni d’Oro.
Ma dietro la Mostra del Cinema di Venezia, il festival cinematografico più antico del mondo, c’è molto di più.
E se i protagonisti sono i film (ma spesso molto di più, soprattutto sul red carpet, le star italiane e internazionali che li interpretano), anche la stessa isola del Lido di Venezia meriterebbe una conoscenza più approfondita da chi la frequenterà.
Perché non è solo cinema, non è solo spiaggia, non offre solo la possibilità di raggiungere Piazza San Marco in appena 15′.
In quanti sanno, ad esempio, che, sulla stretta fascia di terra tra Laguna e Adriatico, al Lido, ci si può arrivare anche atterrando con un aereo privato?
L’aeroporto Nicelli: non solo per vip
Proviamo allora a far partire proprio da qui, come da una sorta di arrivo in volo all’aeroporto Nicelli, il nostro avvicinamento alla Mostra del Cinema 2022.
Situato nella parte settentrionale dell’isola e incastonato fra i bastioni di un forte del 1500, lo scalo civile lidense è addirittura il più antico d’Italia.
Un altro record storico per il Lido. Anzi, il Nicelli (intitolato a Giovanni, militare e aviatore morto in combattimento) è ancor più risalente della stessa Mostra del Cinema.
Se il Festival iniziò nel 1932, la storia dello scalo ha infatti più di un secolo, con i primi decolli dalla pista in erba (lunga oggi un km) che risalgono all’inizio della Prima Guerra Mondiale. Nel dicembre del 1915, infatti, vi si alzò in volo una squadriglia francese per contribuire alla difesa la città di Venezia.
E proprio dal Lido, tra il 1918 e il 1919, Gabriele D’Annunzio comandò la prima squadriglia navale siluranti aeree.
Ma le “prime volte” del Lido non finiscono qui.
Nel 1926, l’ingegnere e imprenditore Renato Morandi trasformò infatti il Nicelli nel primo scalo commerciale italiano, prima ancora che arrivassero quelli di Roma e Milano.
Nello stesso anno, il 18 agosto, decollò invece dalla pista lidense il promo volo di linea passeggeri dell’aviazione civile italiana non effettuato con un idrovolante. Destinazione: Vienna.
Nel 1935 arrivò anche l’aerostazione, che rimane l’unico aeroporto di Venezia fino al 1961, successivamente “oscurato” dall’aeroporto Marco Polo di Tessera.
Dopo vari tentativi di rilancio, dal 2019, grazie a un cospicuo piano di investimento e risanamento, con i restauri ormai prossimi al completamento, è una cordata di soci interamente locale a puntare con convinzione sul Nicelli. Che sta aumentando progressivamente il numero di voli, arrivati a 6 mila movimenti l’anno, tra elicotteri e piccoli jet privati fino a 12 posti. Di questi, provenienti soprattutto da Austria, Germania e Svizzera, oltre che dall’Italia, circa 30% sono aerei di lusso.
La Mostra del Cinema 2022: ritorno alla normalità?
Chissà, allora, se anche qualche vip atteso al Lido nei giorni della Mostra 2022 ci arriverà per aria.
Che lo facciano in aereo o solcando le acque della laguna a bordo di un più tradizionale motoscafo, di certo anche quest’anno non mancheranno comunque i volti noti del grande schermo e dello spettacolo come, nel 2021, Penélope Cruz, Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Kristen Stewart, Timothée Chalamet, Dakota Johnson, Antonio Banderas, Tim Roth, Kate Hudson, Matt Damon, Ben Affleck. E, vi assicuriamo, abbiamo lasciato fuori da questa lista tanti altri nomi non meno noti.
La speranza, per il 2022, è che la pandemia consenta uno svolgimento più normale e tradizionale anche di questa parte, non meno importante del Festival strettamente inteso, della Mostra del Cinema.
E’ vero che nemmeno il Covid, tanto nel 2020 quanto nel 2021, è riuscito a cancellare l’appuntamento lidense. Ma, tra barriere e distanziamenti, sono state chiaramente, e senza colpe, edizioni “monche” di quella parte mondana che, per 10 giorni l’anno, mette il Lido al centro dell’attenzione, sia dentro che fuori dei confini nazionali.
Alberto Minazzi
