Grazie alla struttura commissariale, risolti i problemi di pressione idrica a Caorle
“Ci sono già diverse ordinanze dei sindaci riguardo all’emergenza idrica, ma credo che la cosa migliore sia fare appello al buon senso e al senso civico dei cittadini, evitando lo spreco della risorsa idrica, che è di tutti”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto lanciare un appello “a 360 gradi per un consumo parsimonioso dell’acqua”.
Zaia ha definito “una brutta novità nella storia del Veneto”, l’attuale emergenza idrica. “Siamo a un bollino extra rosso” ha dichiarato, prima di lanciare un ulteriore appello, nello specifico relativo agli incendi. “È una situazione – ha premesso – veramente preoccupante, che non ci da pace. E visto che l’autocombustione è un fatto estremo, è chiaro che la stragrande maggioranza dei focolai ha origine dolosa o legata spesso alla distrazione”.
“Così – ha aggiunto – invito ad esempio i fumatori a portarsi a casa le sigarette fumate, senza gettarle per terra, chi fa il barbecue a prestare la massima attenzione alle fiamme libere, ma anche di evitare da parte di tutti di bruciare le sterpaglie. Anche perché le previsioni ci dicono che, se non piove, questa partita si farà ancor più aggressiva nei prossimi giorni”.
Tornando all’emergenza di approvvigionamento idrico, il presidente del Veneto ha quindi sottolineato l’importanza del riconoscimento dello stato di crisi da parte del Governo e la seguente istituzione dell’unità di crisi commissariale, gestita dai governatori regionali. “Da un lato – ha spiegato – questo riconoscimento permette di ragionare di un ristoro di danni, dall’altro agevola la realizzazione di una serie di infrastrutture idriche per la messa in sicurezza del territorio, ad esempio riguardo alla risalita del cuneo salino, che è tragica. Non solo nel Po, dove è arrivata a 21 km dalla foce”.
Un riferimento specifico, in tal senso, è stato riservato da Zaia alla situazione di Caorle. “Non eravamo abituati – ha ammesso – alla risalita del cuneo nel Livenza e siamo così dovuti intervenire. L’acquedotto di Caorle pesca l’acqua verso il potabilizzatore a Boccafossa e già ieri, in centro, si erano manifestate difficoltà nella pressione dell’acqua ai piani alti. Nella notte abbiamo così realizzato un bypass di un centinaio di metri per deviare l’acqua da un vicino canale di irrigazione, risolvendo il problema”.
“La speranza – ha concluso il presidente – è che la situazione torni presto alla normalità: se pioverà, questo avverrà velocemente. Va però detto che, al momento, le previsioni del tempo a 10 giorni non danno aspettative di una inversione della tendenza in corso, con una sostanziale stabilità”.