La scossa è stata registrata alle 4.21 tra Lazio, Marche e Umbria
Trema una nuova volta la terra in Centro Italia.
Proprio nella zona già colpita dal sisma dell’agosto 2016 (magnitudo 6) che causò circa 300 morti e centinaia di feriti.
La prima scossa di terremoto, di magnitudo 3.2 è stata registrata nella notte ad Accumoli, in provincia di Rieti, al confine tra Lazio, Marche ed Umbria.
Non si segnalano danni a persone o cose.
Il terremoto ad Accumoli
L’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha localizzato la scossa a 10 km di profondità a 4 da Accumoli (Rieti); 13 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 15 da Norcia (Perugia).
Secondo la scala Richter un evento sismico di tale entità è classificato come terremoto “molto leggero” che generalmente non causa danni. Ma che si percepisce in maniera diffusa.
Per quelli tra 4 e 5 il raggio in cui possono essere avvertiti va da 100 a 200 metri. Si estende invece a diverse centinaia di km a partire dalla magnitudo 5.
La scia sismica in provincia di Forlì
In provincia di Forlì non dà invece tregua uno sciame sismico che dalla prima serata di mercoledì ha fatto registrare ben 21 scosse.
La più intensa è stata alle 20.52 di magnitudo 3.2.
La lunga sequenza è iniziata alle 20.36 con una scossa 3.1 Richter, epicentro a due km a sud ovest da Meldola, a 10 km di profondità.
A precedere la scossa più forte, prima della quale c’è stato un forte boato che ha messo in allarme la popolazione, ve ne sono state altre lievi registrate solo dai sismografi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La terra ha tremato nella zona tra Meldola, Forlimpopoli e Forlì. L’ultima scossa in ordine di tempo è quella delle 5.03 di magnitudo 2.3, avvenuta a 4 km a sud di Meldola a 7 km di profondità.