Laguna di Venezia: al Senato audizioni per la conversione in legge del dl che ha ripristinato il Magistrato alle Acque
“Abbiamo bisogno di certezze, di creare sinergie e soprattutto di tempi celeri, non rallentati dalla burocrazia, perché a questo punto la vera sfida politica consiste nel trovare una sintesi in tempi accettabili. Io sono favorevole a questa misura, che allinea i desiderata del governo tenendo però conto delle esigenze espresse dagli enti locali. La vita della città di Venezia si svolge sull’acqua e la Laguna è un sistema complesso. Proprio per questo, però occorre analizzare diverse questioni insieme: il rilancio del Porto di Venezia e di Porto Marghera non sono svincolati dalla gestione del Mose, dal protocollo fanghi o dai marginamenti, che devono essere completati quanto prima. Confido che con questa nuova Autorità si riesca a dare presto risposte concrete e certezze, perché è da queste che possono arrivare anche gli investimenti”.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, sentito nell’ambito dell’esame del disegno di legge n.2646 per la sua conversione in legge e recante “disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile” che si è tenuto stamani con le audizioni informali in Senato, si è espresso a favore della misura introdotta nel giugno scorso e ha rinnovato la fiducia nei confronti del Commissario straordinario per la realizzazione di approdi temporanei e di interventi complementari per la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna Fulvio Lino Di Blasio.
Ha chiesto però di essere operativi prima possibile, tenendo conto del fatto che certi interventi non si possono realizzare se non in sinergia (per esempio l’accessibilità delle navi e il funzionamento del Mose) con altri e che solo le certezze favoriscono gli investimenti attesi in relazione ai progetti del PNRR.
All’esame, per Venezia, sono stati soprattutto l’art. 4 e 10 del decreto legge, rispetto ai quali anche l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della regione Veneto Elisa Deberti ha sottolineato che i presupposti fondamentali perché il Commissario possa lavorare in maniera efficace sono l’approvazione del piano morfologico della Laguna di Venezia e del protocollo fanghi.
“Se questi documenti non saranno approvati – ha detto – diventerà tutto inutile e per noi la sopravvivenza del Porto di Venezia è fondamentale”.
A sottolineare come il piano morfologico della Laguna risulti imprescindibile è stato anche lo stesso Commissario straordinario e presidente del Porto di Venezia Fulvio Lino Di Blasio, che ha sottolineato anche come a questo sia legata la competitività dello scalo perché “sapere quali tipi di navi potranno arrivare è importante per programmare ma siamo a un anno dall’interruzione del traffico senza avere un’alternativa pronta”.
Tra i compiti affidati all’Autorità per la Laguna di Venezia- Nuovo Magistrato alle acque – rientrano non solo la realizzazione dei cinque punti di attracco temporanei ora a Porto Marghera per la stagione crocieristica 2022, destinati alle navi di stazza superiore a 25 mila GT ma anche la manutenzione di canali e “ghebi” della Laguna e gli interventi che possano favorire il miglioramento dell’accessibilità nautica e della sicurezza della navigazione”.