Siamo i più spreconi, ma possiamo fare qualcosa per migliorare. I consigli della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima)
Nelle città chiudono le fontane, i sindaci firmano ordinanze di divieto di riempire le piscine private, di lavare l’auto e in alcuni casi è stato deciso il razionamento dell’acqua notturno.
Ma ci sono anche altri accorgimenti che ognuno di noi può prendere per contribuire a contrastare il problema della siccità che incombe su tutta Italia.
“Per risolvere l’emergenza siccità occorre partire dalle abitudini quotidiane dei cittadini – afferma il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale Alessandro Miani – L’Italia è il Paese dalle grandi risorse idriche ma anche tra i primi al mondo per spreco di acqua: il consumo pro capite quotidiano è di circa 245 litri”.
L’acqua che buttiamo
Lo facciamo senza pensarci: l’acqua è un bene primario che non ci è mai mancato e la usiamo spesso senza renderci conto di quanta in realtà ne buttiamo.
Un esempio? Non chiudendo il rubinetto mentre ci laviamo i denti, riusciamo a consumarne ben 30 litri.
Per la doccia, poi, mediamente ne utilizziamo 50. Per non dire del lavaggio della nostra auto, con il quale si superano i 100 litri.
Sembrano quantità esagerate ma il rubinetto del bagno, fa notare Società italiana di Medicina Ambientale, “ha una portata media di oltre 10 litri d’acqua al minuto e un rubinetto che gocciola rappresenta uno spreco di 4 mila litri d’acqua all’anno”.
Basterebbe dunque poco per fare la differenza riducendo alla metà gli sprechi in casa.
Buone pratiche per risparmiare l’acqua
I suggerimenti di Sima sono semplici da adottare.
Innanzitutto, se possiamo scegliere tra un bagno rilassante nella vasca e una doccia, è meglio optare per la seconda soluzione. Chiudendo il rubinetto mentre ci insaponiamo.
Se ci si sta lavando i denti o facendo la barba, ugualmente, sarebbe opportuno evitare di far scorrere l’acqua quando non serve.
Lavatrici e lavastoviglie dovrebbero poi essere azionate solo a massimo carico.
Il caldo fa soffrire anche le nostre piante nei nostri giardini.
Vanno innaffiate ma, anche in questo caso, si può farlo senza sprechi evitando di farlo nelle ore più calde, quando l’acqua evapora.
Per superfici più estese, che hanno bisogno di sistemi di irrigazione o comunque di una maggior quantità d’acqua, Sima suggerisce di utilizzare sistemi di irrigazione a goccia e magari di raccogliere in barili l’eventuale acqua piovana da utilizzare per il prato.
Anche la scelta di alcune rubinetterie piuttosto che di altre può contribuire a ridurre lo spreco. Se si devono cambiare, meglio scegliere quelle a rompigetto.
Occhio alle perdite
In ogni caso, è buona prassi anche controllare le bollette dell’acqua. A volte ci sono delle perdite e il primo passo per individuarle consiste proprio nel verificare se ci sono incrementi dei consumi al di sopra delle aspettative.
Alcuni accorgimenti si possono mettere in pratica anche nella scelta degli sciacquoni del WC: quelli con doppio pulsante di erogazione, uno più grande e l’altro più piccolo, consentono di scegliere quanta acqua utilizzare a seconda dell’occorrenza.
Infine, ricorda Sima, andrebbe bandita l’abitudine di gettare l’olio utilizzato per friggere negli scarichi dei lavandini e del WC.
Un litro d’olio esausto, spiegano gli esperti, inquina 1 milione di litri d’acqua di falda.