Dal 19 al 23 giugno si rialzano le colonnine di mercurio
Il non invidiabile record del 2003 potrebbe essere battuto.
Quello del 2022 rischia di diventare il nuovo solstizio d’estate più caldo della storia d’Italia.
Perché le temperature, già ben oltre i valori medi del periodo, soprattutto al nord, secondo i meteorologi continueranno ad aumentare almeno fino alla metà della prossima settimana.
Martedì 21 giugno, così, si entrerà ufficialmente nell’estate, ma con già tre ondate di calore (con almeno sei giorni consecutivi di temperatura massima superiore al 90° della statistica delle massime giornaliere per il periodo) alle spalle.
Giugno 2022: tra i più caldi della storia
Quello del 2022 resterà in ogni caso tra i mesi di giugno più caldi della storia, visto che, per l’anticipo di un mese dell’anticiclone africano, le temperature medie sono già di 4-5 gradi superiori a quelle abituali del periodo, in cui si registrano solitamente tra i 25 e i 26 gradi di massima.
Il caldo di questi giorni, secondo le previsioni, potrebbe concedere una brevissima tregua nella giornata di sabato 18 giugno, quando comunque prevarranno condizioni soleggiate, esclusa qualche locale instabilità pomeridiana tra Sicilia e Calabria.
La tendenza a un nuovo aumento delle temperature, legato all’anticiclone africano, ripartirà però già da domenica 19 a partire dal nord e dal centro, con qualche residua nube irregolare sui rilievi meridionali.
Le “notti tropicali” italiane
Da lunedì 20, è poi attesa una decisa ripresa della ripartenza della colonnina di mercurio almeno fino a mercoledì 22.
A caratterizzare questa terza ondata di afa, saranno anche le “notti tropicali”, con temperature minime superiori ai 20° e punte di 26°-28° gradi in molte città del centro-nord.
Le statistiche indicano l’estate 2003 quella con maggior numero di notti tropicali dal 1961. La seconda è stata finora quella del 2019.
Il caldo avanza: ecco le città con le temperature più elevate
Il nostro Paese sta entrando nel terzo weekend di giugno con una situazione piuttosto variegata.
In queste ore, a essere caratterizzate da sole e caldo sono soprattutto le regioni settentrionali, dove il tempo è sostanzialmente stabile, con solo qualche nube sui rilievi e sul Triveneto (ma senza precipitazioni associate) e variabilità locale su Friuli e Alpi occidentali.
Stabili, al momento, anche le temperature, con massime comunque sopra la norma, tra 30 e 35 gradi.
Tra le città più calde c’è Milano, anche se i valori più elevati sono attesi a Firenze, dove si potrebbe arrivare a 35,5 gradi. La stessa forbice per le temperature massime vale anche per il centro, con qualche grado in meno solo sul versante adriatico, mentre su quello tirrenico le temperature saranno simili a quelle del Nord (per Roma previsti 34 gradi).
Dal 20 giugno, secondo il sito iLMeteo.it, sono attesi però picchi di 40° a Bologna e Ferrara, di 37°-38° a Milano e Bolzano, di 36° a Roma e Firenze.
Il caldo sopra i 36° inizierà a presentarsi anche al sud.
Le correnti del Nord Europa e il rischio alluvioni
Per tornare a temperature più accettabili bisognerà quindi attendere almeno fino a giovedì 23, quando correnti fresche provenienti dal Nord Europa potrebbero raggiungere la Penisola a partire dalle regioni settentrionali. A questa discesa del fronte depressionario dalla Scandinavia e dalle Isole Britanniche afflusso di aria fresca e instabile potrebbero però ricollegarsi, per la presenza di umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera, anche temporali ed eventi estremi, fino a grandinate, tornado e alluvioni lampo.
Alberto Minazzi