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Bonus 200 euro: Ecco come ottenerlo

Bonus 200 euro: Ecco come ottenerlo

Per evitare che il contributo arrivi due volte, è richiesta un’autodichiarazione

Una busta paga più corposa, con tredicesima mensilità e insieme un bonus di 200 euro.
La notizia rimbalza da oltre un mese e sono tanti i lavoratori che danno oramai per scontato di trovare sul proprio conto corrente il contributo previsto dal decreto del maggio 2022.
In realtà, non tutti potranno beneficiarne.
Non solo:  anche nel caso in cui sussistano i requisiti, ai fini dell’erogazione della cifra da parte del datore di lavoro (che poi la recupererà dallo Stato) sarà necessario inviare un’autodichiarazione dichiarando di averne diritto.
La confusione, in questo momento, regna sovrana e sono in molti a chiedere chiarezza.

Luglio, che bene che ti voglio..

A chi va inviata questa autodichiarazione?
Quali sono i requisiti necessari per ottenere il bonus?
Esiste un modulo da utilizzare per l’autodichiarazione? Dove si può trovare?
Secondo quanto previsto dall’art 31 del decreto 50/2022, il bonus di 200 euro è destinato a tutti i lavoratori, del pubblico e del privato, che non superino un reddito di 35 mila euro lordi annui.
Gli stessi, tuttavia, devono aver beneficiato, almeno per un mese del primo quadrimestre 2022, dell’esonero contributivo previsto dalla Legge di Stabilità nell’ambito della riforma IRPEF.
Si tratta di una decontribuzione dello 0,8% diventata in questi ultimi giorni, proprio in relazione al bonus, protagonista degli studi, degli approfondimenti e dei confronti tra consulenti del lavoro.

L’inghippo da sciogliere

La maggior parte di loro, alla fine, rilevando che “la formulazione della norma fa sorgere una serie di dubbi interpretativi”, concorda nel ritenere che “l’aver beneficiato” di tale contribuzione sia da intendere come averne diritto “a prescindere dall’effettiva applicazione dell’esonero da parte del datore di lavoro”. 
La situazione sembrava già abbastanza complessa così.
In realtà, è subentrato nei giorni scorsi un nuovo “paletto” legato al bonus.
Per evitare infatti che il contributo arrivi due volte, automaticamente, da parte di datori di lavoro diversi a uno stesso dipendente, il legislatore ha introdotto l’obbligo, per tutti i lavoratori dipendenti, di inviare al proprio datore di lavoro un’autocertificazione nella quale, “sotto la propria responsabilità, si attesta di avere diritto all’indennità una tantum prevista dall’articolo 31 del D.L. n. 50/2022  in quanto non si è titolari delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del D.L. n. 50/2022, ossia di pensioni o altre collaborazioni lavorative.
Nella medesima autocertificazione il lavoratore deve poi mettere nero su bianco che non dichiarerà ad altri datori di lavoro di averne diritto in quanto consapevole che l’indennità spetta a ciascuno una sola volta e, infine, specificare di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità nel primo quadrimestre 2022.
A questo proposito, un fax simile di autocertificazione, ovviamente, personalizzabile, è quella fornita dagli stessi consulenti del lavoro

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