Von del Leyen: “Sarà tutelata la dignità del lavoro”
Salari adeguati al costo della vita, con un tetto minimo di costo orario del lavoro e una previsione di aggiornamento biennale o quadriennale per i Paesi che utilizzano un sistema di indicizzazione automatica.
Consiglio e Parlamento europeo, nella notte, hanno trovato l’accordo sul progetto di direttiva sui salari minimi con l’obiettivo di arrivare in tutti i 27 Stati membri dell’Unione a “condizioni di lavoro e di vita dignitose per i dipendenti europei”.
La direttiva non sarà obbligatoria ma rappresenta un forte monito affinché, anche dove, come in Italia, un salario minimo non c’è, sia stabilito un piano d’azione per promuovere la “contrattazione collettiva con tempistiche chiare e misure concrete”.
I Paesi avranno due anni per recepire la direttiva dopo che sarà approvata sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo.
Le parti sociali, dunque dovranno essere coinvolte e i Paesi dovrebbero promuovere la loro partecipazione nelle procedure per fissare e aggiornare i salari minimi legali.
In questo modo, ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula Von del Leyen, “sarà tutelata la dignità del lavoro”.
“Una tappa importante per l’Europa sociale – ha commentato il presidente Macron in un tweet-. Nel pieno rispetto delle diversità nazionali il provvedimento favorirà dei salari minimi adeguati nell’Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva“. L’intesa dovrà ora essere approvata in via definitiva sia dal Parlamento che dal Consiglio Ue.
La direttiva prevede anche dei “meccanismi di controllo da parte degli ispettorati di lavoro a tutela del lavoratore e azioni di contrasto per perseguire i datori di lavoro non conformi”.