Aosta, Piacenza e Cagliari spiccano nelle categorie della classifica del Sole 24 Ore
Aosta per i bambini, Piacenza per i giovani, Cagliari per gli anziani.
Sono queste le province dove si vive meglio a seconda della fascia d’età di appartenenza.
Lo dice la seconda edizione del report specifico di Lab24 – Sole 24 Ore, presentato in anteprima al Festival dell’Economia di Trento.
Le classifiche: cos’è cambiato in un anno
Rispetto alla prima edizione dei tre indici, pubblicata lo scorso anno, sono cambiate tutte e 3 le prime posizioni.
Particolarmente curiosa la performance di Cagliari, che era prima nel 2021 per la categoria “bambini” (mentre ora e 21^) e ora spicca al primo posto per gli anziani, risalendo dal 25° posto.
Scalzata Trento, che adesso è 3^ per gli anziani (con Bolzano, seconda, a completare l’ottimo exploit delle due Province autonome, mente gli ultimi tre posti sono della Toscana con Pistoia, Massa-Carrara e Lucca) ed è l’unica a trovare un posto in tutte e 3 le top ten (7° posto sia tra i bambini che i giovani).
Parma è invece sempre tra le prime 15.
Tra i bambini, Aosta sale dal 4° al 1° posto, ma spicca la Toscana, con Arezzo 2^, Siena 3^ e Firenze 4^.
Tra i giovani continua invece a fare la parte del leone l’Emilia Romagna: Piacenza è 1^ (da 5^), Ferrara stabile 2^ e Ravenna scende dal 1° al 3° posto (con anche Forlì-Cesena, 8^, e Modena, 10^, nella top ten). Le variazioni, sottolineano i rilevatori, dipendono comunque anche dai 5 nuovi parametri statistici (tre dei quali nell’indice per gli anziani) tra i 36 presi in considerazione: percentuale degli edifici scolastici con mensa, imprese che fanno e-commerce, uso di farmaci e antidepressivi, presenza di medici specialisti per gli anziani e dipendenza degli anziani rispetto alla popolazione in età attiva.
Qualità della vita: alcune tendenze
Nella presentazione del rapporto, gli studiosi hanno rilevato anche alcuni trend.
Secondo i dati di Istat, Miur, Centro studi Tagliacarne e Iqvia presi in considerazione, nella fascia “bambini” aumentano nettamente (+5,49%) i posti autorizzati per bambini tra 0 e 2 anni negli asili nido, ora a 26,9 ogni 100 bambini (primo posto per Trieste: 59,3).
Aumenta, dello 0,81%, anche il tasso di fecondità, con 1,35 figli per donna (a Bolzano 1,7). Diminuiscono però (-0,36%) i pediatri.
Per i giovani, spicca il +87,5% del quoziente di nuzialità: si passa da 1,6 a 3 matrimoni celebrati ogni 1.000 residenti (ad Agrigento 5,4).
Aumenta però anche l’età media al parto (in Italia da 32,2 a 32,4 anni. A Siracusa 30,7, a Milano e Firenze 33,3) e hanno chiuso circa 4.500 tra bar e discoteche (il totale è diminuito del 2,64%). Infine, tra gli anziani, risale dell’1,5% (da 20 a 20,3 anni) la speranza di vita a 65 anni, trainata soprattutto dalla ripresa di Bergamo, Lodi e Cremona, particolarmente colpite dal Covid. Cala però del 10,13% la spesa degli enti pubblici per l’assistenza domiciliare.
Sud e aree metropolitane
Il rapporto del Sole 24 Ore evidenza inoltre come “l’Italia dei divari territoriali non sempre rispecchia la mappa demografica del Paese”.
Per esempio, il Sud, territorio più giovane e prolifico, è agli ultimi posti della classifica dei bambini.
Risalendo dal fondo, le ultime 5 sono Foggia, Caltanissetta, Matera, Palermo e Reggio Calabria, mentre solo Oristano (8^) è nella top ten.
Tendenza confermata anche dal nuovo parametro delle scuole dotate di mense scolastiche: a fronte del 70,8% di Aosta, ultima è Napoli col 5,2%.
D’altro canto, le aree metropolitane, particolarmente attrattive per i giovani, posizionano Roma al 105° e terzultimo posto e Milano al 95°.
La migliore, nella graduatoria complessiva dei giovani, è Bologna, 32^ e si registrano alcune performances in controtendenza in alcuni parametri, come quello delle imprese che fanno e-commerce, con Milano terza e, soprattutto, Napoli al primo posto.
Roma e Milano si rifanno invece per quanto riguarda gli anziani (4° e 9° posto finale), con un primo posto per Venezia nel trasporto di anziani e disabili.
Alberto Minazzi