Regole, ammessi ed esclusi all’indennità una tantum nella busta paga di luglio
Non tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati che percepiscono un reddito annuo inferiore a 35 mila euro si vedranno accreditare nella busta paga di luglio il bonus da 200 euro una tantum (e che spetta una sola volta per ogni avente diritto, indipendentemente dai contratti o dalle pensioni in essere) previsto dal Decreto Aiuti.
Anche se si stima che la platea dei beneficiari potrà comunque arrivare a circa 31,5 milioni di persone, la notizia negativa emerge dalla lettura delle regole fissate dallo stesso Decreto, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana.
Bonus 200 euro: il criterio generale per averne diritto
Il parametro scelto dal Governo per determinare chi ha diritto all’indennità si lega infatti solo in parte al reddito.
La discriminante è infatti l’aver beneficiato, tra gennaio ed aprile 2022, della riduzione contributiva dello 0,8% prevista nell’ultima Legge di Bilancio.
L’applicazione della riduzione viene riconosciuta dal datore di lavoro quando la retribuzione imponibile previdenziale mensile non supera i 2.692 euro.
Per vedersi attribuire il bonus è comunque sufficiente rispettare questo parametro in 1 solo dei 4 mesi presi in considerazione.
Il diritto non viene quindi meno se negli altri mesi si supera la soglia.
I dipendenti della scuola
Ulteriori esclusioni dal diritto a ricevere il bonus riguardano il personale della scuola, sia esso docente o Ata.
Non rientrano infatti nella platea dei beneficiari i precari che non riceveranno la retribuzione nel mese di luglio, avendo sottoscritto un contratto annuale con scadenza al 30 giugno 2022.
Pur in presenza di contratto annuale, l’indennità sarà invece erogata quando questo scadrà il 31 agosto.
Altra eccezione, che dà diritto al bonus, è legata all’aver goduto della Naspi relativa al mese di giugno.
Bonus 200 euro automatico
L’articolo 31 del Decreto Aiuti rimanda al comma 121 del primo articolo della legge 234 del 2021 per individuare quali sono i lavoratori dipendenti a cui il bonus da 200 euro sarà pagato automaticamente nella busta paga di luglio.
La stessa mensilità sarà automaticamente quella di riferimento anche per i cedolini Inps di pensionati e altri beneficiari.
Tra le categorie che riceveranno automaticamente il bonus rientrano quindi tutti coloro per i quali il requisito reddituale è già conosciuto dall’Inps ed esiste già un canale attivo per il versamento. Ovvero anche i disoccupati, i beneficiari nel 2021 di indennità legate al Covid previste nei decreti Sostegni e Sostegni-bis e i percettori del reddito di cittadinanza.
Bonus 200 euro su domanda
Vi sono infine delle categorie, elencate nell’articolo 32 del Decreto, che devono necessariamente presentare domanda per non perdere il diritto al bonus pur in presenza dei requisiti richiesti. Si tratta di collaboratori domestici, parasubordinati co.co.co., stagionali, lavoratori dello spettacolo, autonomi senza partita Iva e incaricati delle vendite a domicilio titolari di partita Iva.
I collaboratori domestici possono presentare domanda ai Caf, mentre per le altre categorie ci si basa sulle indicazioni dell’Inps.
Il versamento del bonus avverrà in ogni caso dopo l’invio delle denunce contributive da parte dei datori di lavoro.
Alberto Minazzi