Continua la crescita dell’appuntamento all’Arsenale: dal 28 maggio al 5 giugno la terza edizione
Se si mettessero in fila tutte le barche presentate alle prime 2 edizioni del Salone Nautico di Venezia, si arriverebbe a 1,9 km.
Se si ripetesse la stessa operazione con le sole imbarcazioni presenti all’edizione 2022, si toccherebbero i 2,7 km.
Basta questo dato, reso noto dal direttore commerciale Alberto Bozzo, per testimoniare la crescita del Salone Nautico di Venezia, che torna in Arsenale dal 28 maggio al 5 giugno.
Una crescita non solo quantitativa, ma anche qualitativa, con un occhio di attenzione particolare alla sostenibilità.
La terza edizione del Salone Nautico di Venezia
Nei 9 giorni dell’edizione 2022 della manifestazione, che riprende il percorso iniziato nel 2019 e interrotto causa pandemia solo nel 2020, l’Arsenale sarà aperto dalle 10 alle 20.30, con una speciale apertura serale sabato 4 giugno.
Il gran fermento attuale dell’industria nautica, sottolineato da Bozzo nella conferenza stampa di presentazione alla Smart Control Room, è anche in questo caso ben evidenziato dai numeri.
La crescita rispetto al 2021 è quantificata in circa il 25%, con circa 200 espositori e 300 imbarcazioni, di cui 240 in acqua.
“Dalla scorsa edizione – ha spiegato Bozzo – il 98% degli espositori ha confermato la sua presenza. Vuol dire che il Salone Nautico di Venezia sta andando nella direzione richiesta, tra il magnifico scenario in cui si svolge e la possibilità per i clienti di visitarlo in pieno relax”.
Il programma completo e l’elenco dei partecipanti, tra cui numerosi nuovi cantieri, è disponibile online sul sito ufficiale del Salone, dove è già stato attivato anche il ticketing.
Ampio il ventaglio di imbarcazioni proposte: dalle più grandi alle più piccole, con diverse prime mondiali e una fetta importante di elettrico.
Un “Salone elettrico”
E proprio l’ecosostenibilità, da sempre uno dei punti di forza del Salone Nautico di Venezia, è il fil rouge della terza edizione. Non solo per la seconda edizione della e-regatta.
“Vista la grande domanda degli espositori – illustra il direttore – in tutte le aree tematiche del Salone saranno presenti soluzioni elettriche che convivono con il termico”.
Nell’area tematica Scali, l’e-village proporrà per esempio tutte le imbarcazioni elettriche da lavoro, spostando il focus dalla semplice diportistica. Ci saranno poi tra gli espositori le 3 più importanti aziende mondiali della tecnologia marina, con proposte dall’autopilotaggio alla cartografia.
La tesa 113 sarà dedicata alla tecnologia E1. E, nell’area Mare Laguna, con più di 60 imbarcazioni tra terra e acqua, spazio anche al refitting, con la proposta di rimotorizzazione elettrica di barche originariamente a propulsione termica.
Spazi alle motorizzazioni elettriche e ibride, infine, saranno dedicati anche nelle 5 tese espositive interne (89, 90, 91, 92 e 94). Insieme a espositori dell’indotto della nautica e a una tesa (la 94) interamente dedicata all’arredamento e ai complementi d’arredo, ce ne sarà infatti una (la 92) incentrata su motori e propulsioni.
I grandi nomi della nautica a Venezia
Tra i primi a credere nel Salone Nautico di Venezia, fin dalla prima edizione, il Gruppo Ferretti, il cui ceo, Alberto Galassi, confermando la presenza, ha spiegato i motivi che hanno spinto uno dei colossi della nautica italiana a credere in questo Salone.
“Quello di Venezia – ha ricordato – è l’unico salone nautico del Mediterraneo orientale, dal Libano all’Adriatico. Il privilegio di esserci è quindi nostro, perché Venezia fa la differenza: il cliente ci viene volentieri e noi andiamo dove vengono i clienti. E questo “salone-boutique” ha una formula che non può sbagliare”.
A Venezia, quest’anno, è presente anche Sanlorenzo Yachts. “Troviamo altrettanto importante – ha sottolineato il ceo, Massimo Perotti – che Venezia tolga visibilità alla Costa Azzurra ma non si ponga in concorrenza con Genova. In tal senso, pensiamo che Venezia debba diventare il salone dei superyachts più importante del Mediterraneo”.
Le partnership e l’internazionalizzazione
Uno dei partner istituzionali del Salone è quest’anno anche l’Agenzia Ice, che promuove all’estero l’internazionalizzazione delle imprese italiane e per la cui partecipazione il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha ringraziato pubblicamente il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha favorito l’incontro con la stessa.
“Non possiamo pensare di non avere al nostro fianco il Governo, perché questa non è una questione locale, ma nazionale ed europea – ha commentato Brugnaro – Ci giochiamo davvero il futuro e, a vincere, dobbiamo essere davvero tutti. Il lavoro lo troveremo anche sviluppando la nostra industria di prospettiva: questo vuole essere il Salone della ricerca tecnologica, dell’innovazione e della sperimentazione”.
Il primo, storico partner del Salone è sempre la Marina Militare, che occupa uno spazio in Arsenale e che sarà presente con 3 navi: la Tedeschi, la Comandante Foscari e la Procida, ritenuta quest’ultima particolarmente simbolica nel contesto per la sua attività di supporto all’operatività dei fari italiani.
La Marina Militare, nell’ottica di rendere sempre più fruibile l’Arsenale al pubblico, riaprirà alle visite durante il Salone il sommergibile Dandolo. Tra le altre iniziative, il 27 e 28 maggio la Marina terrà un convegno per i 40 anni della Convenzione di Montego Bay, ritenuta la “Costituzione del mare”.
Il Salone di Venezia apre al pubblico
Come sempre, il Salone Nautico di Venezia offrirà, oltre agli stand, una serie di iniziative dedicate al pubblico: convegni, attività per famiglie e bambini, punti di ristorazione, percorsi museali, possibilità di visite e di provare voga e vela.
Tra le manifestazioni collaterali, la collocazione temporale farà poi coincidere l’inizio con lo Sposalizio di Venezia col mare e la fine con Vogalonga e arrivo del raid motonautico Pavia-Venezia. Ci sarà anche una nuova area acquea, il bacino medio, disponibile per il Salone, che guarda già avanti, pensando ad aumentare in prospettiva i posti in acqua.
“La città – ha dichiarato Brugnaro – è pronta ad accogliere le migliaia di visitatori che sono attesi. A loro diciamo solo di aver rispetto e di amare Venezia, che è un pezzo del mondo. Il Veneziano è chiunque recepisce la delicatezza di questa città. E penso che il “popolo del mare” sia quello che può capire al meglio tutto questo”.
Alberto Minazzi