La terra trema ancora in Toscana.
L’ultima forte scossa di magnitudo 3.7 gradi Richter
La terra continua a tremare in Toscana, nei dintorni di Firenze, dove da settimane è in atto un intenso sciame sismico.
L’ultima forte scossa di magnitudo 3.7 gradi Richter si è verificata alle 23.12 della scorsa notte.
L’epicentro del sisma è stato localizzato nella zona di San Casciano in Val Pesa e Impruneta.
Considerata l’intensità dell’evento, molta è stata la paura nelle località più vicine all’epicentro come a Firenze e Pistoia.
I cittadini sono scesi in strada allarmati e molti di loro hanno passato qualche ora in auto. I centralini dei vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate e segnalazioni.
Non si sono registrati danni, eccetto lievi lesioni a un condominio a San Casciano. Il sisma è stato avvertito anche a Empoli, Prato, in Valdelsa e Lucchesia.
L’ennesima scossa e poi una seconda
La forte scossa è stata avvertita persino in Lombardia ed Emilia Romagna, oltre l’Appennino, in particolare a Bologna. Ad accompagnarla, un boato che ha fatto sobbalzare chi era in casa ancora prima della scossa vera e propria. L’epicentro è stato esattamente a 3 km a sud ovest di Impruneta, a 8 Km di profondità.
Tre minuti dopo la prima scossa, ne è seguita una seconda, alle 23.15, meno intensa, di magnitudo 2.3 registrata dai sismografi nella medesima area a 9 km di profondità.
E’ in questa zona che il terremoto, ormai da una settimana, non sta dando tregua.
Lo sciame sismico è iniziato il 3 maggio con epicentro nel piccolo paese di Ferrone a Impruneta, nel Chianti fiorentino, con una scossa sempre di magnitudo 3.7.
I terremoti nella zona dell’Impruneta e la soglia dei danni
Nell’area in cui si stanno oggi registrando le scosse telluriche, ci fu già uno sciame sismico che iniziò il 19 dicembre 2014 e si protrasse per i primi giorni del 2015, come spiega il geologo dell’Università degli Studi di Firenze Nicola Casagli alla Nazione. L’epicentro di allora era Greve in Chianti, 5 km più a sud di quello attuale e la magnitudo massima registrata di 4.1.
Le scosse si sentono parecchio a Firenze perché, come nella maggior parte dei centri abitati in pianura c’è “l’effetto gelatina”. La città poggia su terreni alluvionali che sono soffici e che amplificano lo scuotimento.
La soglia dei danni seri di un terremoto è di intensità 5.
Ci possono comunque essere lesioni agli edifici anche con magnitudo 3 e 4 se costruiti male.
Nella scala Richter c’è un incremento di energia tra un grado e l’altro pari a 30 volte.
Silvia Bolognini