Il Comune ha approvato la trasformazione della villa sulla collina di via Druso in Museo permanente
Tutti hanno amato e continuano ad amare Albertone, il grande attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore che ci ha lasciati nel 2003.
A Roma, il grande slargo su cui confluiscono via Cristoforo Colombo, viale delle Terme di Caracalla e via Druso si chiama piazzale Numa Pompilio. Per molti è però semplicemente identificabile come “casa de Alberto Sordi”. La splendida villa di via Druso, incastonata tra l’Appia Antica e il Parco Egerio, fu acquistata nel 1958 per 80 milioni di lire e lì l’attore rimase fino alla morte, dopo essersi trasferito da un appartamento alle spalle di ponte Sisto dove aveva vissuto con le sorelle. Ora questo gioiello diventa Museo permanente.
La villa di via Druso presto “Museo Alberto Sordi” aperto al pubblico
La famosa abitazione di Alberto Sordi, tutti gli oggetti di valore artistico in essa contenuti e la passeggiata archeologica sono stati dichiarati beni di interesse culturale e sottoposti al vincolo del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Qui vi era anche l’archivio personale, temporaneamente trasferito a Cinecittà, dove è stato catalogato e sottoposto a restauro.
La documentazione archivistica cartacea e filmica, composta da ben 5.500 pellicole, sarà ricollocata in Villa per costituire il primo nucleo del Museo con la realizzazione di un archivio destinato in futuro anche a ospitare lasciti di altri artisti. Una raccolta di significativo materiale che svolgerà il compito di Centro di documentazione e studio per tutto il cinema italiano del ‘900.
Dopo la grande mostra per il centenario della nascita di Sordi, la Villa è visitabile, su prenotazione, in occasione di eventi organizzati dalla Fondazione Museo Alberto Sordi in attesa della definitiva apertura al pubblico. Per chi desiderasse immergersi per qualche tempo nel mondo del grande personaggio simbolo del cinema italiano è possibile ricevere informazioni inviando una mail a museosordi.segr@libero.it
Nuovi spazi espositivi
L’assemblea capitolina, così si chiama il Consiglio Comunale di Roma, ha dato il via libera ad alcuni interventi strutturali per fare posto a nuovi spazi espositivi nel giardino della Villa. Il portico sarà invece chiuso da vetrate realizzate con strutture amovibili in metallo e vetro. Sono questi ulteriori passi avanti verso la realizzazione del Museo permanente aperto al pubblico. La casa Museo era stata aperta nel 2020 in concomitanza del centenario della nascita dell’attore con un’esposizione senza precedenti che portava in un vero e proprio viaggio a 360 gradi alla scoperta dell’artista e dell’uomo che fu Alberto Sordi. Ora l’ok ai lavori di ampliamento degli spazi conferma la volontà di aprire a tutti questo scrigno dei tesori.
L’idea è quella che oltre a un luogo per conservare la sua memoria diventi anche fonte di ispirazione per le nuove generazioni grazie al Centro di Documentazione del cinema italiano che qui si sta sviluppando. «Il fatto che questo avvenga nella casa dove Alberto Sordi ha trascorso la gran parte della sua vita – sottolinea la Fondazione Museo Alberto Sordi – è particolarmente significativo. Lui si sentiva “del” suo pubblico e la scelta di far diventare un Museo la sua casa, che diventa così un luogo aperto al suo pubblico, è stata presa come naturale prosecuzione dell’amore e della generosità che ha sempre provato nei confronti della “sua” gente».
Fondazione Museo Alberto Sordi per mantenere in vita la sua memoria
Dopo la scomparsa di Alberto Sordi, erede universale fu la sorella Aurelia. Prima di lasciarci nel 2014, decise che a tenere viva nel tempo la memoria del fratello nonché a conservare e tramandare il patrimonio morale, culturale, materiale e storico, anche come privato cittadino lontano dai riflettori, sarebbe poi stata la Fondazione Museo Alberto Sordi. E proprio su questa importante eredità prosegue oggi il suo lavoro.
La tomba monumentale al Verano
La Fondazione si occupa anche della cura e manutenzione della tomba monumentale di Alberto Sordi che si trova al cimitero del Verano di Roma. Qui arrivano quotidianamente romani e persone da altre città d’Italia che non hanno dimenticato Alberto Sordi e manifestano il loro affetto sempre vivo lasciando nella Cappella fiori, pensieri, poesie e oggetti. E ci sono poi delle ricorrenze speciali. Negli anniversari della nascita e della morte il gruppo storico romano lo commemora con un picchetto d’onore.
Silvia Bolognini