Lo stima uno studio del Censis in un orizzonte temporale di 3-4 anni
Dai manager per le energie sostenibili ai designer per le turbine eoliche, passando per i tecnici manifatturieri di scaldabagni solari.
Sono solo alcune delle nuove figure professionali nel settore dell’energia destinate a essere sempre più ricercate nei prossimi 3-4 anni.
E saranno oltre 150 mila i nuovi posti di lavoro tra green, fotovoltaico ed eolico.
Lo stima il Censis, in uno studio commissionato da Assosomm, l’associazione italiana delle agenzie per il lavoro, chiamate a giocare un ruolo determinante per lo sviluppo di queste nuove opportunità.
Le nuove figure professionali
La ricerca propone anche un elenco dei profili professionali per cui, in prospettiva, crescerà progressivamente la richiesta di mercato.
In generale, per tutti e tre gli ambiti, serviranno consulenti di vendita. E sarà sempre più importante essere in possesso di competenze traversali.
Nel campo dell’energia green serviranno infatti manager delle rinnovabili, geometri ambientali, tecnici ecologi, geochimici, assicuratori ambientali. E poi esperti giuridici-commerciali di energia rinnovabile, manager della programmazione energetica, operatori delle centrali elettriche, manutentori e installatori di impianti.
Lavori nel fotovoltaico ed eolico
Vi sono poi figure espressamente attinenti a fotovoltaico ed eolico.
Tra le prime, tecnici esperti e designer in sistemi fotovoltaici e celle fotovoltaiche, elettricisti specializzati e tecnici installatori del solare, oltre che manifatturieri di scaldabagni solari.
I mestieri richiesti nell’eolico saranno invece tecnici meccanici ed elettronici, installatori e macchinisti di generazione eolica, lavoratori di lastre di metallo delle turbine eoliche e designer.
Le nuove opportunità legate all’energia
L’improvviso boom del settore energetico, con le derivanti nuove prospettive professionali, si lega alla combinazione dei fattori ambientali alle recenti crisi, pandemica prima e bellica poi.
L’innovazione in questo campo è stata quindi sostenuta con nuovi incentivi e semplificazioni burocratiche.
Occorre però, sottolinea il Censis, “attivarsi rapidamente affinché nel settore delle energie rinnovabili domanda e offerta di lavoro si incontrino”.
Al momento, infatti, sussiste sul mercato un potenziale divario legato alla mancanza delle necessarie competenze specifiche e trasversali.
Il fondamentale ruolo della formazione
È in questo senso che le Agenzie per il lavoro, sottolinea il rapporto, possono giocare un importante ruolo, particolarmente sul piano della formazione, ma anche attraverso i meccanismi di somministrazione di lavoro. Negli ultimi 2 anni, i lavoratori somministrati sono saliti dal 14% al 16,5% del totale degli occupati a tempo determinato.
E al termine di un contratto di somministrazione, il 68,9% del totale ha avviato un nuovo rapporto di collaborazione professionale, rispetto al 47,7% degli altri dipendenti occupati senza somministrazione.
Alberto Minazzi