Il 28 aprile torna la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Ma le statistiche italiane continuano a preoccupare
Ogni anno, più di mille persone perdono la vita durante lo svolgimento della propria attività lavorativa.
Nemmeno il Covid ha frenato in Italia il fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro, che anzi sono aumentati del 40% dal 2020 al 2021.
Il trend è continuato anche nel primo bimestre 2022, con un +47,6% di denunce di infortuni sul lavoro acquisite dall’Inail e un +9,6% di quelli con esito mortale.
Bastano questi dati, alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro del 28 aprile 2022, per capire quanto la problematica sia ancora purtroppo attuale.
“Non si possono considerare salute e sicurezza sul lavoro dei costi, bensì un investimento. Bisogna agire sulla prevenzione”, ammonisce Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre.
Lo studio di Vega Engineering
In occasione della Giornata 2022, l’Osservatorio veneziano, da sempre in prima fila per la sicurezza sul lavoro in Italia, ha presentato i dati emersi dalla mappatura della mortalità sul lavoro nel nostro Paese negli ultimi 4 anni.
Da gennaio 2018 a dicembre 2021, le vittime sul lavoro in Italia sono state 4.713, con un incremento nell’ultimo anno attorno al 40%, al netto degli 811 decessi sul lavoro per Covid registrati tra inizio 2020 e dicembre dello scorso anno.
Nello studio dell’Osservatorio di Vega Engineering le aree in cui l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa risulta essere più elevata sono state, nel 2021, Molise, Basilicata, Abruzzo, Campania, Umbria, Puglia e Valle d’Aosta, unica regione settentrionale a superare del 25% la media di incidenza nazionale.
In Lombardia, Lazio e Veneto, dove la popolazione lavorativa è più numerosa, le incidenze sono invece tra le più basse in Italia.
E se il picco delle denunce di infortunio, con inclusione degli infortuni in itinere, resta quello prepandemico del 2019 (641.638), il 2021 ha fatto segnare circa mille casi in più rispetto al 2020, con un dato finale attestato a 555.236.
La fascia d’età più a rischio mortalità è quella over 65, con un’incidenza pari a 4 volte quella media nazionale, mentre sono i più giovani a infortunarsi di più (3 volte tanto nei confronti della media).
Infortuni. i dati Inail di inizio 2022
A confermare la tendenza sono i dati dell’Inail relativi al primo bimestre del 2022.
Come riporta il report di marzo dell’Istituto, tra gennaio e febbraio di quest’anno sono infatti state acquisite 121.994 denunce di infortunio sul lavoro, con un aumento del 47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Tra gli infortuni denunciati, 114 si sono risolti con un esito mortale, anche in questo caso facendo segnare un incremento, esattamente del +9,6%, nel confronto con l’anno scorso.
“Da quanto rileviamo dagli sportelli territoriali – sottolinea Paolo Ricotti, presidente del Patronato Acli in un’intervista all’agenzia Sir – i numeri reali sono più alti a causa delle mancate segnalazioni”. Tra i dati in crescita anche le denunce di patologie di origine professionale, che nel primo biennio 2022 sono state 8.080, facendo segnare un +3,6% se rapportate ai dati di gennaio e febbraio 2021.
“Se il trend fosse confermato anche nei prossimi mesi – continua Ricotti – ci troveremmo davanti ad una situazione di estrema gravità e complessità, per la quale anche le politiche di prevenzione fin qui adottate evidenziano la propria inefficacia a contenere il fenomeno degli infortuni e delle tecnopatie nel nostro Paese. Occorre creare una nuova cultura della prevenzione”.
Per questo, in occasione della Giornata del 28 aprile, il Patronato Acli ha lanciato un’azione di sensibilizzazione.
La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2022
Istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che si tiene ogni anno il 28 aprile, mira proprio a focalizzare l’attenzione internazionale sull’importanza della prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e delle malattie professionali e sulla necessità di un impegno collettivo per la creazione e la promozione della cultura della sicurezza e della salute sul lavoro.
Lo slogan scelto è “Agiamo insieme per una cultura positiva della salute e sicurezza!”. A tal fine, è stata organizzata, a partire dalle 13.30 di giovedì 28, una discussione ad alto livello sull’agire insieme per costruire una cultura positiva della sicurezza e della salute. Una tavola rotonda virtuale che riunirà leader di governo, rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori ed esperti per condividere le loro esperienze e pratiche da tutto il mondo.
Alberto Minazzi