L’ipotesi è contenuta nella bozza del nuovo decreto dei Ministeri di Economia e Transizione ecologica
Nelle previsioni iniziali del Governo, il taglio di 25 centesimi delle accise sui carburanti deciso per aiutare gli automobilisti a fronte dei continui rincari di benzina e diesel sarebbe dovuto durare fino a domani, 21 aprile 2022.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 16 aprile, del decreto del Ministero dell’Economia, è stata al momento ufficializzata la prima proroga di 10 giorni che sarà in vigore fino al 2 maggio. Ma, secondo quanto anticipato dall’agenzia Agi, la bozza del nuovo decreto sul quale il Mef sta lavorando insieme al Ministero della Transizione ecologica prevede di prolungare il taglio delle accise sui carburanti almeno per un altro mese.
Il documento citato dall’agenzia di stampa prevede, a copertura dei minori introiti per lo Stato, l’utilizzo di 308,17 milioni di euro derivanti dal maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre del 2021.
La riduzione delle aliquote di accisa si applicherebbe sia alla benzina, che al diesel e al gpl.
Rispettivamente si passerebbe così da 728,40 a 643,24 euro per mille litri di benzina, da 617,40 a 532,24 euro per mille litri di gasolio e da 267,77 a 182,61 per mille kg di gpl usato come carburante. La riduzione avrebbe validità dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e per una durata di 30 giorni.
Verso la proroga fino al 30 giugno
Il taglio dell’accisa sarebbe dunque pari a 8,5 centesimi al litro.
Considerando l’Iva al 22%, si tradurrebbe in uno sconto alla pompa di 10,37 centesimi per litro di carburante.
Come precisa la bozza, continua l’Agi, si tratta però solo di un “dato di partenza parziale”.
Le fonti ministeriali citate dall’agenzia spiegano infatti che il decreto, la cui approvazione del Consiglio dei Ministri è attesa entro la prossima settimana, stanzia cifre “più significative”.
La misura rientra infatti in un più ampio provvedimento da 6 miliardi per contrastare gli effetti negativi della guerra Russia-Ucraina.
L’intento, riguardo al peso fiscale sui carburanti, sarebbe dunque quello di arrivare a una proroga dei benefici per i consumatori di carburanti almeno fino al 30 giugno.
Tecnicamente, si passerebbe attraverso una riscrittura della norma e non alla proroga di quella in vigore, per evitare problemi legati ad eventuali modifiche delle Camere.
Benzina: la situazione attuale
Il taglio temporaneo dell’accisa di 25 centesimi in vigore fino al 2 maggio è compensato dall’extragettito Iva di 329,13 milioni di euro acquisito dallo Stato a marzo. E si traduce, sempre per effetto dell’Iva, in un costo alla pompa inferiore di 30,5 centesimi al litro (10,5 per il gpl, per cui l’accisa è ridotta di 8,5 centesimi) rispetto a quello che sarebbe applicato dalle compagnie in caso di aliquota piena.
I prezzi, nelle ultime giornate, hanno comunque ripreso a salire.
La rilevazione odierna di Quotidiano Energia sulla base dei prezzi comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo economico indica per la benzina self service un valore medio di 1,773 euro al litro (+0,007) e per il diesel fai da te di 1,769 (+0,006). In modalità servito si sale rispettivamente a 1,916 e 1,914 (+0,011 in entrambi i casi).
Alberto Minazzi