Le stime dell’Osservatorio del turismo outdoor: crescita in Italia tra il 2% e l’8% rispetto al 2021
Anche se il conflitto tra Russia e Ucraina non dovesse finire entro il 15 maggio, nell’estate 2022 i turisti che sceglieranno l’aria aperta per i propri viaggi in Italia saranno comunque in aumento rispetto al 2021.
Il range di crescita stimato dall’Osservatorio del turismo outdoor a firma Human Company, in collaborazione con la società di consulenza Thrends, si attesta infatti tra il 2% e l’8% su base annua, con le presenze nelle strutture open air che dovrebbero attestarsi tra 45,4 e 48 milioni.
Nel 2021 +38% di strutture ricettive open air
Numeri ancora al di sotto del periodo pre-pandemia (rispetto al 2019 la diminuzione sarà tra il -14% e il -18%), ma che confermano la ripresa del settore camping, village e glamping cominciata l’anno scorso, tant’è che nel 2022 il fatturato dovrebbe superare i livelli precedenti al Covid per una propensione alla spesa nell’ultimo biennio di gran lunga superiore rispetto al passato.
Nel confronto con il 2020, il periodo più difficile per l’emergenza sanitaria, le strutture ricettive italiane all’aria aperta nel 2021 avevano fatto segnare un +38%, confermando le previsioni elaborate dall’Osservatorio.
26 milioni di italiani pronti a partire per camping e glamping
La spesa complessiva generata nel 2022 varierà tra i 2,41 e i 2,55 miliardi di euro, a seconda dei due possibili scenari legati alle vicende belliche presi in considerazione, con un budget giornaliero pro capite stimato attorno ai 53 euro.
I turisti open air dell’estate 2022, secondo i modelli previsionali, saranno la maggioranza, attorno al 54% delle presenze totali.
Nel quadro più ottimistico, i nostri connazionali che sceglieranno campeggi e villaggi saranno 26 milioni, solo 5,2% in meno rispetto al 2019.
Anche in caso di prosecuzione della guerra in Ucraina, comunque, non si dovrebbe scendere sotto i 25 milioni di presenze italiane: +8% rispetto al 2021 e -8% nei confronti del pre-pandemia.
Estate 2022: dall’estero attesi tra i 20 e i 22 mln di turisti
La vera variabile è dunque legata ai turisti stranieri nelle strutture italiane all’aperto.
Nello scenario più ottimistico, potrebbero arrivare a 22 milioni, con un +8% su base annua.
In quello più pessimistico i circa 20 milioni di presenze attese significherebbero un -0,4% rispetto al 2021.
A fare la parte del leone, per quanto riguarda i pernottamenti, saranno i principali 5 mercati esteri: Germania, Austria, Svizzera, Francia e Olanda, che già l’anno scorso hanno rappresentato l’88% di tutte le presenze internazionali.
Se il quadro generale sarà favorevole, le presenze da questi Paesi potrebbero aumentare del 9%, per circa 19,5 milioni totali. In caso contrario, ci si dovrebbe attestare attorno ai 18 milioni, con un range di variazione tra il +1,7% e il -2% rispetto al 2021