A dicembre, il Manifesto per il futuro del libro.
E’ Ivrea la capitale italiana del libro 2022.
Ad annunciarlo è stato il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
La città pimontese è risultata la miglior candidatura tra le sedici che sono state presentate, di cui 8 giunte in finale.
Ivrea è la terza Capitale italiana del libro dopo Vibo Valentia nel 2021 e Chiari (BS) nel 2020.
Il dossier della candidatura
L’omaggio alla visione comunitaria del periodo olivettiano è stato il tema fulcro del dossier di candidatura che ha portato alla vittoria. Da prima capitale d’Italia con Re Arduino, Ivrea è diventata capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti che qui ebbero i natali e i cui nomi sono legati alla fondazione della prima fabbrica italiana di macchine per scrivere.
Inevitabile il richiamo a un oggetto simbolo, la mitica Lettera 22 portatile, diventata icona mondiale del settore. Proprio per merito di Olivetti, la città ha raggiunto l’apice di un processo industriale e socio culturale iniziato nei primi decenni del Novecento. “Ivrea città industriale del XX secolo” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2018.
«Siamo davvero felici di questo nuovo riconoscimento, frutto di un grande lavoro in cui abbiamo profondamente creduto – sottolinea il sindaco Stefano Sertoli -. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere il palcoscenico di tutto ciò che ruota attorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo».
Il ricco patrimonio culturale di Ivrea
Il dossier ha preso il via dal capitale territoriale esistente, che vanta 73 biblioteche, con al centro del Sistema la Biblioteca Civica Nigra, per un bacino complessivo di oltre 240 mila abitanti. Intorno a questo patrimonio si sta lavorando per realizzare un nuovo Hub culturale e importanti progetti legati alla qualifica di “Città che Legge” concessa dal 2017 dal Cepell (Centro per il libro e la letteratura, istituto autonomo del Mic) e alla sottoscrizione del Patto Locale per la Lettura del gennaio 2021 finalizzato alla costituzione di una rete di promozione della lettura che conta ad oggi 79 partecipanti.
Ivrea è conosciuta anche per “La grande invasione – Festival della Letteratura”, tra i più importanti a livello nazionale. Alla ricchezza legata ai libri e alla lettura contribuiscono l’Associazione Archivio Storico Olivetti con la sua biblioteca specializzata nella storia della Società Olivetti. Il programma del 2022 è strutturato in trimestri di attività e si concluderà a dicembre con la realizzazione del Manifesto per il futuro del libro.
Silvia Bolognini