Vai al lavoro in bici? Il Comune ti premia con dei buoni spesa. E’ l’iniziativa “Bike to work” messa in campo dai sindaci aderenti all’IPA (lntesa Programmatica d’Area) in diciotto comuni della Marca trevigiana.
Il progetto nasce con la volontà di diminuire il traffico e l’inquinamento spingendo i cittadini a utilizzare sempre più una mobilità alternativa a quella delle autovetture.
La scelta, in linea con gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’agenda ONU 2030, prevede incentivi per quanti si rechino sul proprio posto di lavoro in bicicletta.
I comuni che hanno aderito al progetto green fanno tutti parte de “La Grande Treviso “Next Generation City” (Treviso, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier, Morgano, Paese, Ponzano, Povegliano, Preganziol, Quinto, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba) e contribuiranno ciascuno con un importo di 0,20 centesimi di euro per abitante più eventuali contributi economici che verseranno le Aziende che aderiscono al progetto.
Il via con un’app
In cambio di sane pedalate, saranno quindi erogati buoni spesa di 10 euro che potranno essere utilizzati presso le attività che fanno parte del progetto. L’importo massimo annuale di buoni spesa assegnabili a ciascun beneficiario sarà di 500 euro.
“E’ un progetto che coinvolge trecento mila abitanti dei comuni del trevigiano – afferma il sindaco di Casale sul Sile Stefano Giuliato – per un investimento totale di circa centocinque mila euro, con una quota pari a quarantacinque mila euro versata da IPA”.
Il progetto viaggia sulla scia dell’implementazione delle piste ciclabili sul territorio previste grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e avverrà tramite un’ app per dispositivi Iphone o Android a disposizione degli utenti.
“ L’app che permetterà di aderire a Bike to Work è in fase di sviluppo – sottolinea il sindaco di Casale sul Sile -. Non appena pronta, gli utenti potranno registrarsi e accumulare i punti in base al conteggio dei loro spostamenti attraverso un database”.
Tanti modi per favorire la mobilità lenta
Quello presentato a Treviso è parte del progetto nazionale “Bike to work”, già attivo in Emilia Romagna, un sistema di incentivo alla mobilità sostenibile dei lavoratori e che all’estero è già in funzione da qualche anno.
Nel Regno Unito per esempio, sono molte le aziende che prevedono incentivi e detrazioni per i dipendenti utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro.
In Belgio, invece, i lavoratori che scelgono la mobilità lenta ricevono direttamente in busta paga l’accredito con gli euro corrispondenti ai chilometri fatti.
In Francia, infine, c’è una sorta di “rimborso chilometrico” che fa avere alle aziende vantaggi dal punto di vista fiscale.
Valentina Rossi