Gli studi tra vizi e virtù del mondo animale
Sono in grado di comprendere il valore delle monete e adeguano alle variazioni del potere di scambio il loro comportamento, arrivando ad accaparrare merce, rubare i soldi e perfino a “prostituirsi”.
E poi mostrano pregiudizi e avversione alle perdite nel momento delle scelte più complicate.
Insomma: in economia, le scimmie si comportano in sostanza in maniera molto simile a noi umani.
Le scimmie e i soldi
Da almeno una ventina d’anni, i ricercatori specializzati in scienze cognitive stanno affiancando agli studi sui processi decisionali dell’uomo quelli relativi ai comportamenti tenuti in situazioni analoghe da alcuni animali.
Un importante contributo, in questa direzione, è arrivato da 3 studiosi americani dell’Università di Yale (l’economista M. Keith Chen, la psicologa Laurie Santos e l’esperto di tecnologia Venkat Lakshminarayanan), che si sono concentrati fin dal 2005 sulle scimmie cappuccine.
Sesso in cambio dei soldi per le caramelle
Uno dei loro esperimenti più noti è quello in cui hanno addestrato un piccolo gruppo di scimmie all’uso della moneta, abituandole a usare i soldi per comprare cibo.
Una volta ottenuto questo risultato, è stato consegnato a ognuna un gruzzolo di 12 monete, per testare la loro comprensione delle variazioni di prezzo. E i risultati sono stati sorprendenti.
Quando Chen ha dimezzato il costo delle caramelle, le cappuccine ne hanno subito fatto scorta. Poi, entrate sempre più nel meccanismo, le scimmie hanno cominciato anche a rubare le monete e ad accumularle. Una femmina del gruppo è arrivata perfino a concedersi sessualmente in cambio di monete, subito spese per i dolci.
I comportamenti economici delle scimmie cappuccine
Dallo studio delle scimmie Cebus Apella (questo il loro nome scientifico), Chen e il suo gruppo di lavoro hanno evidenziato anche altri significativi comportamenti economici delle cappuccine.
La loro disponibilità al baratto, per esempio, è variata significativamente in base ai tipi di alimenti che erano in loro possesso e a quelli presentati dallo sperimentatore.
“Riconoscono le opportunità di scambio e si impegnano in un semplice sistema di baratto – spiegano gli studiosi nell’abstract di una loro ricerca – in base al quale gli alimenti di basso valore vengono prontamente scambiati con alimenti di più alto valore. Inoltre, questi cappuccini dimostrano che il loro valore per uno strumento cambia a seconda della sua utilità”.
La scelta della trasparenza economica
Le scimmie sanno insomma fare razionalmente i loro conti. Lo conferma anche un altro test, in cui è emerso che preferiscono (ovviamente) fare i propri acquisti da un ricercatore che, in alcune occasioni, aveva dato loro allo stesso prezzo 2 pezzi di mela anziché 1.
Se però vengono mostrati 2 pezzi e consegnato 1 solo, la preferenza si sposta su quello che mostra e dà un solo pezzo.
Inoltre, “le scimmie cappuccine reagiscono razionalmente agli shock dei prezzi e della ricchezza. Tuttavia, quando i cappuccini si trovano di fronte a scelte più complesse, comprese le scommesse rischiose, mostrano molti dei pregiudizi caratteristici del comportamento umano, comprese le scelte dipendenti dal riferimento e l’avversione alla perdita”.
Alberto Minazzi