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“Più Sprint” al territorio veneziano metropolitano col “Bosco dello Sport”

“Più Sprint” al territorio veneziano metropolitano col “Bosco dello Sport”
l'arena

Presentato dalla Città Metropolitana di Venezia il piano integrato urbano che unisce lo sport alla forestazione urbana e all’aumento della biodiversità.

L’acronimo è accattivante. Perché “Più Sprint” non è solo l’insieme delle iniziali di “Piano Integrato Urbano per SPort Rigenerazione Inclusione Nel Territorio metropolitano veneziano”.
È invece anche una sorta di slogan di quel che intendono calare nella realtà lagunare allargata alla terraferma la Città Metropolitana e il Comune di Venezia facendo entrare nel vivo la proiezione locale del Pnrr.
Un ampio ventaglio di interventi (34 in 28 Comuni) attorno al progetto trainante del “Bosco dello Sport”, pensato come nuovo epicentro territoriale di sport, socialità, vita, inclusione e sostenibilità.
Orizzonte temporale entro cui realizzare tutti e 5 i “blocchi” di intervento, da sviluppare sulla base dei principi messi ora nero su bianco, marzo 2026.

Il Bosco dello Sport

Finanziato con risorse del Pnrr per oltre 93,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono quasi 190 milioni di cofinanziamento comunale, il “Bosco dello Sport”, da complessivi 115,56 ettari, di cui 78,99 di superficie forestata (che assorbirà oltre 20 milioni), sorgerà nella località di Tessera.

bosco dello sport

 

Al suo interno, immersi in un ambito paesaggistico, troveranno posto innanzitutto il nuovo stadio di Venezia da 16 mila posti a sedere, tutti al coperto, e un’arena per gli sport al coperto e per gli spettacoli da 10 mila posti. E poi opere di urbanizzazione interna a servizio degli edifici e dell’area educational, oltre che opere a verde e di paesaggio.
Inoltre il progetto consentirà di completare la nuova viabilità tra Tessera e l’aeroporto Marco Polo.

bosco dello sport
suggestione: il nuovo stadio

Il “Bosco dello Sport” è pensato come un luogo multifunzionale, attivo 7 giorni su 7, infrastrutturato con la fibra ottica e con la posa di pannelli solari, in modo di essere un esempio virtuoso di economia sostenibile. Un luogo che può fare da volano per la costruzione di identità tramite la passione e l’esperienza sportiva di alto livello, prevedendo anche una piscina di livello olimpionico (per quanto ancora non finanziata). E un luogo di promozione di socialità attiva, tramite la condivisione di momenti di sport informale, musica e intrattenimento culturale, con strutture mediche e di educazione, grazie alla presenza di scuole ed istituti di formazione.

L’impatto ambientale e urbanistico

Il “Bosco dello Sport” si inserisce all’interno del corridoio verde di Tessera, ispirato al principio della forestazione urbana e dell’aumento della biodiversità.

bosco dello sport
Anche la variante urbanistica connessa si ispira a questa idea, riducendo significativamente le destinazioni d’uso ammesse e le volumetrie attualmente previste dal Piano regolatore generale per l’area del quadrante di Tessera.
Dai 153.780 mq di superficie da edificare a destinazione commerciale, direzionale e turistico-alberghiera saranno infatti totalmente azzerati i volumi per i parchi commerciali e nuovi alberghi.
“L’idea di sport delle precedenti Amministrazioni – ha commentato il sindaco della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro – era legata a una grande cementificazione per pagare queste strutture. Quel business non sta in piedi neanche oggi. Con questa strumentazione noi abbiamo azzerato completamente 600 mila metri cubi di cemento, lasciando solo le strutture sportive, e abbiamo ampliato la dimensione, comprando altra terra. Le risorse messe in campo dal Comune di Venezia derivano da un autofinanziamento reso possibile dall’efficientamento della macchina amministrativa– ha spiegato ancora Brugnaro – Per me tutto questo è un sogno perché così Venezia fa dello sport un modo di vivere, ma non aveva impianti moderni e avanzati per le grandi manifestazioni”.


Il concept architettonico sottolinea la “forte e inscindibile relazione tra sport, vita e salute” e favorisce la continuità tra attività sportive professionali, sport destrutturato, attività di intrattenimento e socializzazione ed attività educative.

 

Il Piano integrato

Il “Più Sprint” rientra nel modello, approvato con il decreto del Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021, con cui le Città Metropolitane “individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati” in attuazione della linea progettuale “M5C2 – Investimento 2.2” del Pnrr.
Gli obiettivi, individuati dal decreto convertito, vanno dal favorire una migliore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, alla promozione della rigenerazione urbana, al sostegno di progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico.

I progetti presentati appaiono coerenti con il Piano Strategico Metropolitano di Venezia di dicembre 2018. Nel documento si individuano una serie di grandi-piccole opere che costituiscono la base per un nuovo modello di sviluppo, tra le quali la ristrutturazione o la creazione di strutture sportive polivalenti in tutte le aree della città metropolitana.
Il Piano integrato viene inoltre contestualizzato con alcune grandi opere, tra cui l’ampliamento del sistema delle ciclovie, il collegamento ferroviario con aeroporto Marco Polo con fermata stadio, l’alta velocità – alta capacità ferroviaria, lo sviluppo portuale e aeroportuale e la terza corsia A4 Venezia-Trieste e la Via del mare.

bosco dello sport

Bosco dello Sport e Milano-Cortina 2026

Come ha ricordato il vicesindaco di Venezia, Andrea Tomaello, nella conferenza stampa all’Auditorium della Città Metropolitana a Mestre, quello del “Bosco dello Sport” “può essere un investimento interessante anche nell’ottica delle prossime Olimpiadi invernali”“Nel 2026 – ha confermato Brugnaro – ci sono le Olimpiadi: non possiamo pensare che sia soltanto un progetto di Belluno o di Cortina, separato da tutto il resto. Dobbiamo sentircelo orgogliosamente nostro. Ci sono persone che arriveranno qui: Venezia è il porto del Veneto e probabilmente della Pianura Padana; quello di Venezia è il terzo aeroporto internazionale d’Italia, in sintonia con quello di Treviso. Adesso facciamo questo grande collegamento ferroviario con l’aeoroporto e siamo in totale concordia istituzionale su questo con Regione e Governo”.

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