Le decisioni del Cdm per l’annullamento delle misure
La strada verso la normalità è segnata.
E fissa la prima data all’1 aprile, il giorno successivo alla scadenza dell’emergenza sanitaria.
La cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto della situazione e il Consiglio dei Ministri, nell’arco della giornata, provvederà a formalizzare i vari step che condurranno al graduale ma veloce annullamento delle misure di precauzione ancora in vigore.
Le nuove regole saranno rese ufficiali nel corso di una conferenza stampa che il premier Mario Draghi terrà nel tardo pomeriggio. Numerose sono però già le indiscrezioni provenienti da fonti ministeriali e riportate dalle agenzie di stampa.
I positivi aumentano ma il sistema tiene
Nonostante la curva epidemica in questi ultimi dieci giorni, con una maggior diffusione di Omicron e Omicron 2, abbia visto aumentare il numero dei positivi, la strada verso una riapertura totale è intrapresa.
Dall’1 aprile, con il decadere dello stato di emergenza, decadranno anche il Comitato Tecnico Scientifico istituito due anni fa e la figura commissariale.
E non sarà più obbligatorio per gli over 50 avere il super green pass sul lavoro.
Resterà invece d’obbligo ancora fino alla fine del mese di aprile per accedere ai centri benessere, nelle discoteche, nei ristoranti al chiuso, ai convegni, congressi, eventi sportivi al chiuso e sale gioco.
Trasporti
Una novità riguarderà anche i mezzi di trasporto locale.
Dall‘1 aprile, infatti, il green pass non servirà più per viaggiare su autobus, tram, metropolitana e mezzi di navigazione.
Dovrà ancora invece essere esibito nei trasporti a lunga percorrenza.
Resta fino al 30 aprile l’obbligo di usare la mascherina.
Luoghi all’aperto
Dall’1 aprile saranno portate al 100% le capienze degli stadi. Per accedervi sarà richiesto il green pass base.
Mascherine al chiuso: mantenere la prevenzione
L’aumento del numero dei positivi registrato negli ultimi giorni frena un po’ le decisioni riguardo l’uso delle mascherine al chiuso.
Per il momento dovrebbero restare obbligatorie fino al 30 aprile, dopo di che ogni decisione sarà legata a un’ulteriore valutazione della situazione.
Sull’opportunità di continuare a usarle nei luoghi chiusi si è espresso chiaramente il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi paventando il rischio, con una loro dismissione, di incorrere in “un’ondata importante di contagi tra giugno e luglio” in quanto “le attività al chiuso sono moltiplicatori del virus”.