La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato in un punto stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi i 3 pilastri per svincolarsi dal gas russo puntando sul Green europeo che presenterà l’8 Marzo. L’obiettivo, come ha anticipato il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani in merito all’aumento del prezzo del gas, è di arrivare, entro metà anno, a sostituire con altre fonti “circa la metà del gas importato dalla Russia”.
Questioni non solo tecniche, visto che le ricadute economiche sono immediate sui cittadini e sulle imprese.
“Discuteremo del modo in cui possiamo mantenere nell’Unione l‘efficienza del mercato elettrico nonostante i prezzi elevati del gas, amplificati dalla guerra di Putin. Nell’immediato è necessario tutelare i consumatori e le imprese più vulnerabili”, ha spiegato la presidente della Commissione Europea.
L’esame dei mercati dell’energia Ue
“Oggi ricorriamo a fonti rinnovabili in una certa percentuale, ma una quota consistente di energia proviene da gas, petrolio e carbone. Tutto questo cambierà – ha annunciato Ursula von der Leyen -. Grazie a poderosi investimenti nelle energie rinnovabili, la loro quota nel mix aumenterà e si manterrà in ascesa. Ne aumenteremo massicciamente la presenza e questo, ovviamente, cambierà la struttura stessa del mercato, di cui dobbiamo quindi esaminare la composizione”.
La svolta per l’ambiente e per l’indipendenza
Si diversificherà l’approvvigionamento di gas, puntando su fornitori affidabili e diminuendo il flusso dalla Russia.
Ma la svolta sarà inserita nel ripotenziamento della produzione di energia nell’Unione europea: si punterà quindi in energia eolica, idrogeno e solare.
Un’accelerazione del green a favore dell’ambiente ma anche di una futura indipendenza dell’Unione Europea, con importanti investimenti in energie rinnovabili.
Accanto a questi, gli obiettivi legati all’efficienza energetica, alla ristrutturazione degli edifici, all’ intelligenza artificiale e ai processi industriali avanzati.