Il +55% nella bolletta dell’elettricità e il +42% in quella del gas di gennaio non saranno purtroppo gli ultimi aumenti dei costi dell’energia che dovranno affrontare in questo 2022 gli utenti del mercato a maggior tutela.
Il prossimo aggiornamento trimestrale delle tariffe da parte dell’autorità dell’energia Arera è atteso per fine marzo ed entrerà in vigore dal 1° aprile.
Ma, sostanzialmente, i giochi sono fatti per il gas, che dovrebbe al momento crescere di un ulteriore 2%, con la stangata in arrivo però con l’aggiornamento di luglio.
Ed è possibile fare delle previsioni anche per l’elettricità.
La stima di Nomisma Energia, in questo caso, è di una bolletta più pesante di almeno il 20%, se non di più.
Gas: stangata del +2% ad aprile
Nelle ultime ore, il gas ha fatto registrare in borsa quotazioni record.
Mai nella storia, come invece avvenuto con il +17% all’apertura di Amsterdam, si erano raggiunti i 225 euro per Mmbtu, ovvero un milione di “British Termal Unit” (misura anglosassone della quantità di calore necessaria per innalzare di un grado Fahrenheit la temperatura di una libbra d’acqua).
Il future aprile sulla piattaforma olandese Ttf è arrivato a 309 euro per megawatt-ora.
I picchi di questi giorni, però, non entreranno nelle bollette del prossimo mese.
L’aggiornamento della bolletta del gas di Arera di fine marzo si basa infatti sui prezzi spot rilevati a inizio febbraio.
Cioè nei primi giorni della guerra, quando il gas era attorno agli 80 euro per megawatt-ora. E la tariffa potrebbe rimanere a 1,37 euro per metro cubo.
Se i valori del gas si manterranno elevati a lungo, le conseguenze per i consumatori finali sono però solo rinviate.
Al successivo aggiornamento dell’autorità, fissato per fine giugno e in vigore da luglio.
Elettricità: in arrivo un rincaro del +20%
Diverso il discorso per la bolletta dell’energia elettrica.
In questo caso, Arera basa il suo aggiornamento sulle quotazioni dei mercati a termine, che arriveranno solo tra 3 settimane.
Nomisma Energia stima però che un perdurare dei prezzi elevati fatti registrare negli ultimi giorni potrebbe tradursi in un aumento della bolletta di almeno il +20%, se non del +25%, toccando i 56 centesimi al kilowatt-ora.
Nomisma ha realizzato anche uno studio per Confcommercio, evidenziando come in un anno, sui mercati internazionali, i costi di energia e gas sono già aumentati di 5 volte.
Basti pensare che il gas nel 2021 costava 25 euro per megawatt-ora. E se dovessero essere chiusi i rubinetti del gas russo, la spesa energetica del 2022 potrebbe salire per le imprese del 160% rispetto all’anno precedente, con un incremento di 30 miliardi.
