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Pesaro capitale italiana della cultura 2024

Pesaro capitale italiana della cultura 2024

Vince il dossier “La Natura della Cultura. Per immaginare la città che non c’è”

E’ Pesaro, la Città Creativa Unesco della Musica, la Capitale italiana della Cultura 2024.
La città marchigiana che diede i natali a Gioachino Rossini ha conquistato l’ambito titolo giocando la finale “in casa” con Ascoli Piceno, e contro le altre otto finaliste: Chioggia (Ve) e Vicenza, Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU).
L’atteso annuncio è stato dato dal ministro della Cultura Dario Franceschini che del progetto presentato da Pesaro ha elogiato in modo particolare la genesi per il coinvolgimento delle giovani generazioni e dell’intera cittadinanza.

La vittoria dedicata alla città ucraina di Kharkiv

“La città di Pesaro offre al paese un’eccellente candidatura basata su un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico e ambientale, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione e lo sviluppo socio economico – ha commentato il ministro Franceschini -. Lo sforzo del coinvolgimento delle generazioni giovani in un programma impegnativo -ha concluso – appare particolarmente interessante alla luce delle sfide e delle incertezze del momento”.
Il titolo di capitale italiana della cultura 2024 di Pesaro è stato dedicato dal suo sindaco alla città ucraina di Kharkiv , “in questo momento sotto le bombe ma come noi città della musica Unesco – ha detto Matteo Ricci -attraverso il simbolo di una foglia di gimko biloba, l’albero della pace sopravvissuto alle bombe di Hiroschima.

Pesaro
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci nel momento della proclamazione

Il dossier della “città che non c’è”

I dossier esaminati sono stati complessivamente 23.
Una prima selezione ha portato la giuria presieduta da Silvia Calandrelli a individuare le dieci città finaliste e infine a decretare la vittoria di Pesaro.
La Natura della Cultura. Per immaginare una città che non c’è” ha convinto per l’approccio, le idee e l’energia che il progetto racchiude mettendo insieme spazio e tempo, ambiente, città, paesaggio e cultura.
Il dossier si articola in 50 interventi suddivisi in 5 sezioni che “declinano il rapporto tra arte, cultura e tecnologia. E si allarga alle 52 città della provincia di Pesaro dove, per 50 settimane, si alterneranno appuntamenti di ogni tipo.
Così, alle note attrazioni principali di Pesaro (il parco naturale Monte San Bartolo, la Sfera Grande di Pomodoro, il Villino Ruggeri, il Museo Benelli e la casa natale di Rossini, oggi museo), si aggiungeranno le installazioni mobili sonore, i Cultural living lab e molte altre nuove forme di coinvolgimento identificate attraverso le sette direttrici individuate per il cambiamento culturale delle proposte di Pesaro.

Pesaro
La grande sfera di Arnaldo Pomodoro

Pesaro, le sue attrazioni e il suo territorio

Capoluogo della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, Pesaro è una terra ricca di tradizioni e di opere d’arte e di ingegno.
Bagnata dall’Adriatico, si sviluppa su un territorio molto caratteristico, con promontori affacciati sul mare e spiagge, colli  e un centro storico vivo tra le antiche fortezze, chiese e musei.

Pesaro
Gradara – Pesaro Marche

Nel 2017 ha già ottenuto il titolo di Città Creativa Unesco della Musica.
Non poteva essere altrimenti per una città in cui esiste un vero e proprio percorso rossiniano e che tra i suoi luoghi di eccellenza annovera proprio il Museo Nazionale Rossini, inaugurato nel 2019 “per raccontare la vita straordinaria di un protagonista della musica e della cultura europea, Gioachino Rossini appunto, nato a Pesaro nel 1792”.

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