Era l’ormai lontano 2005 e la trasmissione radiofonica Caterpillar ideata e condotta da Massimo Cirri (all’epoca con Filippo Solibello) dava i natali a un’iniziativa più che precorritrice dei tempi. 18 anni dopo, M’illumino di Meno, fissata per oggi, 11 marzo, insieme alla Giornata nazionale per il Risparmio energetico ripropone il suo invito: spegnere per qualche minuto luci e qualsiasi apparecchio elettronico non indispensabile, per risparmiare sull’energia consumata.
L’iniziativa, il cui titolo fa il verso alla famosa poesia di Giuseppe Ungaretti (“M’illumino d’immenso”), nel corso degli anni ha raccolto via via sempre più adesioni illustri: dai monumenti italiani alle scuole, ai musei di tutta Europa (nel 2014) all’astronauta Samantha Cristoforetti, che nel 2015 ha fotografato dalla Stazione Spaziale Internazionale la nostra Penisola spegnere simultaneamente le sue luci. Ogni anno ha avuto un tema diverso; quest’anno la protagonista è la bicicletta, con il motto “Pedalare, Rinverdire, Migliorare”.
Lotta agli sprechi e risparmio energetico
M’illumino di meno non riguarda infatti solo l’inquinamento luminoso, come potrebbe ingannare il titolo, ma qualsiasi azione che abbia come obiettivo il risparmio energetico e la battaglia all’ormai nota crisi climatica.
Lotta agli sprechi, incremento delle buone pratiche salva-ambiente, politiche di green economy: nell’anno della maturità, M’illumino di meno si assume la responsabilità di continuare il suo impegno contro lo spreco energetico, soprattutto in un periodo in cui i rincari per gas e petrolio colpiscono duramente famiglie e aziende italiane.
Tutori di questa 18° edizione sono l’ultraciclista Paola Gianotti, la donna più veloce al mondo a circumnavigare la Terra in bici e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso. Oltre alla bicicletta infatti, l’intento per quest’anno è di attivare una “foresta diffusa” grazie al progetto Un albero per il futuro, per piantare 50.000 alberi nei prossimi 10 anni.
Nel frattempo, Paola Gianotti ha percorso 2200 km, dalla Svezia a Milano in 14 tappe, per alberare altrettante piante in una linea verde immaginaria che attraversa tutto il continente, a favore dell’iniziativa Bike4Tree – 2022 Alberi per il 2022.
Gli escamotage del risparmio
Sul sito di M’illumino di meno è possibile esplorare nel dettaglio le iniziative di questa edizione e la storia che l’ha contraddistinta.
Per quanto anche solo pochi minuti in una giornata possano fare la differenza (nel 2007 e nel 2008 furono registrati cali di fabbisogno energetico di 300/400 MW) è possibile risparmiare quotidianamente energia nelle nostre case grazie a dei piccoli escamotage.
Per esempio, può risultare utile dotare ogni elettrodomestico di una ciabatta con interruttore, in modo da interrompere il flusso elettrico quando questi non vengono usati. Anche se questi sono spenti, vi è comunque un consumo minimo di energia: un caricabatterie per smartphone, per esempio, consuma 12 centesimi all’anno; uno per pc 24 euro; moltiplicate questi dati per qualche milione di persone (e di dispositivi) e l’idea dovrebbe essere abbastanza chiara.
Anche aggiungere qualche candela e limitare la luce accesa nelle ore serali può essere una soluzione efficace e a volte romantica (inoltre, l’etere è pieno di tutorial su come fabbricare candele in casa).
Piccoli gesti quotidiani in casa
Per quanto riguarda il riscaldamento, data la crisi energetica in corso, possiamo abbassare anche solo di 1° grado la temperatura durante la giornata.
In generale, può portare a notevoli risparmi la prassi per la quale bisognerebbe mantenere 18°C durante il giorno, e 16°C nella notte; ciò per non aumentare troppo il divario tra le due temperature e non porre sotto sforzo la caldaia. Anche la produzione di acqua calda richiede energia, e quindi gas: limitare le docce e per breve periodo quindi, cercando di limitare l’uso di prodotti chimici e perché no, pensare all’acqua fredda per tonificare la pelle.
Ma è la cucina a riservare le chicche più interessanti: il vantaggio di essere italiani e tra i maggiori consumatori di pasta ci può permettere l’uso dell’acqua di cottura come un ottimo detersivo: provare per credere su una padella unta. Inoltre, si risparmia sull’acqua calda per lavare le stoviglie.
La pasta, poi, (così come un cibo bollito in generale) può cuocere senza fiamma: una volta portata a ebollizione l’acqua, basta tappare la pentola e spegnere il fornello. E a proposito di bollito: generalmente gli scarti alimentari, soprattutto vegetali, si possono utilizzare per concentrare brodi e zuppe. Un ottimo espediente per variare la propria dieta evitando lo scarto senza utilizzo. Perché l’energia, proveniente da qualsiasi angolo di questo pianeta, si può e si deve risparmiare ogni giorno, soprattutto grazie a piccoli gesti quotidiani.