Sarà molto più di un semplice intervento di ristrutturazione di una infastruttura ferroviaria.
Il restyling che cambierà radicalmente volto alla stazione dei treni di Venezia-Mestre, prima porta d’accesso su strada ferrata alla Laguna, consentirà infatti di creare un vero e proprio hub di riconnessione urbana.
Le due principali realtà della Venezia di terraferma, Mestre e Marghera, oggi separate solo dalla ferrovia, si ricuciranno infatti attraverso una grande piastra posizionata sopra il fascio dei binari.
Una sorta di “nuova piazza” che darà un importante impulso alla riqualificazione anche delle zone limitrofe, aprendo a nuove prospettive di rilancio.
Nuova stazione: il via ai lavori nel 2024
A occuparsi dell’intervento è Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, che ha previsto per l’intervento un investimento complessivo di 75 milioni di euro.
RFI ha ora completato e presentato al Comune di Venezia, con la cui Amministrazione è stata avviata fin da subito una proficua collaborazione, il progetto di fattibilità tecnico-economica.
Il cronoprogramma prevede l’avvio dei lavori nel 2024 e la consegna della nuova stazione alla città entro il 2027. Sono principalmente 2 gli obiettivi perseguiti: il potenziamento del carattere intermodale mirato alla mobilità sostenbibile e la riqualificazione urbana degli spazi e dell’intera area, per poter offrire alla città nuove funzioni a servizio della collettività.
Brugnaro: “Il futuro diventa presente”
“Oggi – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro – possiamo veramente dire che il futuro diventa presente. Per questo va ringraziata in primis RFI che ha capito la bontà e la necessità di dare alla città una stazione più innovativa e moderna, capace di superare definitivamente quella terribile cesura creata dai binari che per decenni aveva diviso Mestre da Marghera. Questo investimento di circa 75 milioni di euro non solo potenzierà sensibilmente uno degli svincoli ferroviari più importanti d’Italia, ma consentirà una generale riqualificazione dell’intera area sia in chiave di sostenibilità che di rigenerazione e investimento “green”.
Una piastra a 9 metri di altezza
L’elemento maggiormente caratterizzante, nell’ottica dell’impatto urbano, è sicuramente il nuovo collegamento tra Mestre e Marghera. Si tratta di un’opera di scavalco, costituita da una piastra larga 31 metri e lunga 100 metri posta a 9 metri di altezza sopra ai binari.
Il collegamento urbano vero e proprio, largo 14 metri, occuperà la fascia più a ovest e sarà coperto da una grande tettoia trasparente a protezione dagli agenti atmosferici.
A rimarcarne il carattere urbano, saranno inoltre ricavate delle aiuole sistemate a verde.
Il lato orientale della piastra sarà invece quello dedicato specificamente ai viaggiatori, che vi troveranno ascensori e scale fisse e mobili per accedere ai marciapiedi in occasione dei loro spostamenti interni alla stazione per raggiungere i treni. La fascia centrale, ospiterà infine una serie di locali a doppio affaccio con servizi di stazione (biglietteria, sala di attesa, locali igienico sanitari, ecc.).
All’interno di questa fascia saranno anche lasciati liberi dei varchi per accedere dal percorso urbano al corridoio sopraelevato della stazione.
Il nuovo sistema di accesso
Insieme alla realizzazione delle nuove strutture, con l’intervento sarà riorganizzato anche il sistema di accesso alla stazione. Se nella parte est una grande piazza prospiciente largo Favretti sarà dedicata all’accoglienza dei viaggiatori, sul lato ovest, dove sorge l’attuale parcheggio multipiano, sarà creata una sorta di “porta urbana”, come snodo di connessione sia verso la stazione che verso il collegamento urbano attraverso una scala e una torre con due ascensori.
Un boulevard che unisce due città
Anche le aree esterne alla stazione saranno rinnovate, con stalli per i taxi, per la sosta breve e per le persone con mobilità ridotta.
Le fermate degli autobus saranno collocate a est dell’area viaggiatori, strutturata su 2 livelli con spazi di connessione, servizi primari e attività terziarie, più un terrazzo con ristorazione e parzialmente sistemato a verde come copertura. Sarà anche realizzato un nuovo terminal per i bus e sarà raddoppiato l’ascensore di collegamento con il sottopasso.
“Con la nuova stazione prenderà finalmente vita quell’importante boulevard che dal centro di Mestre porterà al centro di Marghera passando per via Ulloa dove è prevista la nuova Questura – ha detto ancora Luigi Brugnaro, – Ci sarà così l’intera rivisitazione di quella zona in termini di aumento della sicurezza e, soprattutto, perché daremo nuove occasioni di socializzazione in un territorio che per troppi anni era stato abbandonato a sé stesso”.
Alberto Minazzi