Dopo 2 anni di pesanti restrizioni legate al Covid, arrivano buone notizie per gli amanti dei viaggi.
Dal 1° marzo 2022, infatti, sia l’Italia che l’Europa allenteranno la stretta agli spostamenti tra i diversi Paesi, con facilitazioni soprattutto per i vaccinati, ma tornando ad ammettere anche gli ingressi a chi sia semplicemente risultato negativo a un tampone.
I viaggiatori per diletto possono così tornare a guardare al calendario per programmare le proprie vacanze fuori dai confini nazionali.
Anche se, nell’immediato, non ci sono dietro l’angolo grandi occasioni fino a Pasqua e Pasquetta (17 e 18 aprile) e subito dopo alla Festa della Liberazione del 25 aprile, che quest’anno cade di lunedì, unendosi così al weekend del 23 e del 24. Mentre la Festa del Lavoro del 1° maggio, nel 2022, sarà di domenica.
Viaggi 2022 : le novità nelle linee guida europee
Le nuove linee guida sui viaggi nell’Unione Europea sono raccolte nelle raccomandazioni del Consiglio Europeo che aggiornano le regole in vigore.
Ovvero quelle modificate in precedenza per l’ultima volta il 20 maggio 2021.
L’indicazione dell’Europa è quella di una revoca delle restrizioni temporanee ai viaggi, anche non essenziali, con destinazione all’interno dell’Unione stessa per coloro che si siano vaccinati, compresi i minorenni tra 6 e 18 anni, senza nessuna restrizione per quelli fino a 5 anni anche se non vaccinati.
La stessa revoca è stata raccomandata anche per chi sia guarito dal Covid entro il periodo di 6 mesi precedente al viaggio.
Quanto ai vaccini, il ritorno a un regime senza restrizioni vale per chi ha ricevuto un siero approvato dall’Unione Europea o dall’Oms.
In sostanza, dunque, sarà sufficiente il possesso del Green Pass .
Si tratta comunque, va precisato, di indicazioni giuridicamente non vincolanti, restando in capo agli Stati membri la responsabilità dell’attuazione della raccomandazione.
Il Ministero della Salute italiano ha già firmato un’ordinanza.
Quando potrebbe servire ancora il tampone
Per i viaggi all’interno dell’Unione Europea, con partenza dai Paesi membri o da quelli che figurano nell’elenco dell’Ue, ai vaccinati con i prodotti che hanno ricevuto l’ok dell’Ema non saranno richieste ulteriori formalità, purché l’ultima somministrazione sia avvenuta da almeno 14 giorni (ma non oltre 9 mesi) o sia stata effettuata l’inoculazione del booster di richiamo.
Nel caso di vaccino approvato solo dall’Oms, di guarigione dal Covid avvenuta da più di 180 giorni o di mancanza di certificato vaccinale europeo nonostante l’avvenuta immunizzazione è lasciata libertà agli Stati membri di prevedere la necessità di presentare il risultato di un test molecolare negativo effettuato non oltre 72 ore prima della partenza, così come la possibilità dell’applicazione di una quarantena o di un periodo di isolamento. Il tampone potrebbe essere chiesto anche per i minorenni da 6 anni in su non vaccinati.
Certificato di guarigione ed elenchi di Paesi
Riguardo alle certificazioni Covid, l’Europa ha introdotto un’importante novità relativa ai guariti dal Covid.
Come già avviene in Italia, anche gli altri Stati membri potranno cioè ora emettere il certificato di guarigione sulla base di un semplice test rapido che attesti l’avvenuta negativizzazione.
Pur non essendo dunque più necessario un test molecolare, l’antigenico di fine malattia dovrà comunque essere in questo caso effettuato da operatori sanitari o personale qualificato. E la norma ha efficacia retroattiva per tutti i test effettuati dal 1° ottobre 2021.
Nuovi parametri per la revoca delle restrizioni
L’Unione Europea ha infine modificato i parametri che assegnano gli Stati esterni ai diversi elenchi, con conseguente diverso tipo di restrizioni previste per entrare nel territorio europeo.
È stato cioè innalzato da 75 a 100 nelle ultime due settimane il numero di nuovi casi di positività ogni 100 mila abitanti che fa scattare la revoca delle restrizioni.
In parallelo, è stato aumentato da 300 a 600 ogni 100 mila abitanti il numero di test effettuati nell’ultima settimana.
La Commissione dovrebbe però riesaminare la raccomandazione entro il 30 aprile, valutando l’opportunità di soppressione degli elenchi.
Le novità sui viaggi 2022 verso l’Italia
Sempre dal 1° marzo entrerà in vigore in Italia anche la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Nel provvedimento, il nostro Paese equipara tutti gli Stati extraeuropei a quelli dell’Unione per l’applicazione delle norme anticontagio. E questo, concretamente, si traduce nel venir meno della quarantena finora prevista per i viaggiatori provenienti da queste Nazioni che entrano sul territorio italiano.
Sarà cioè sufficiente presentare un certificato di vaccinazione o di guarigione oppure il risultato di un test negativo effettuato nelle ore precedenti all’ingresso.
Alberto Minazzi