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Mascherine al chiuso e all'aperto: l'ordinanza del ministero della Salute

Mascherine al chiuso e all'aperto: l'ordinanza del ministero della Salute

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il testo, in vigore da venerdì 11 febbraio 2022, che fa venire meno l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto.
L’ordinanza specifica però che si dovranno portare con sé e utilizzare nelle occasioni in cui si creino degli assembramenti.
E apre una porta di speranza perché, implicitamente, dice anche che dal prossimo 1° aprile, a meno che non ci sia uno scenario diverso, con una recrudescenza dei contagi, sarà cancellato l’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione individuale anche al chiuso

Il contenuto dell’ordinanza: le mascherine al chiuso

L’articolo 1 dell’ordinanza, al primo comma, recita infatti testualmente che “Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”.
Anche guardando al primo comma del secondo articolo (“La presente ordinanza produce effetti a partire dall’11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022”) si può dunque arrivare alla conclusione che, se il Governo non prenderà nel frattempo altri provvedimenti, abbiamo davanti ancora solo 50 giorni di obbligo di mascherine nei luoghi pubblici al chiuso.
Compresi i mezzi di trasporto.

mascherine

Mascherine all’aperto: ultimi 2 giorni di obbligo

L’abolizione dell’obbligo delle mascherine all’aperto varrà indipendentemente dal colore della regione.
L’11 febbraio, infatti, era già previsto come data di scadenza dell’equiparazione anche della zona bianca ai fini dell’obbligo di indossare i dpi in qualunque situazione pubblica, anche all’aperto, come vige attualmente dalla zona gialla in su. Da venerdì, su tutto il territorio nazionale, sarà sufficiente garantire “in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi”, “ per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto”.
Riguardo alle mascherine, l’ordinanza però lascia in piedi, al secondo comma dell’articolo 1, un obbligo anche all’aperto.
“Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida – si legge – nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”.
Sono inoltre “fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

Stadi e palasport verso una riapertura progressiva

Non rientra nell’ordinanza appena firmata dal ministro della Salute, ma sarà probabilmente oggetto di un nuovo provvedimento atteso a breve, il tema delle capienze di stadi e palasport. Nel dialogo tra Speranza e il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, l’orientamento è comunque chiaro: anche in questo caso si va verso allentamenti delle misure, con una riapertura che sarà progressiva verso il ritorno al 100% delle capienze.


Già dal 1° marzo, così, gli stadi calcistici dovrebbero dunque tornare a riempirsi al 75% dei posti omologati.
Dalla stessa data, gli impianti al chiuso come i palasport vedrebbero salire la percentuale di posti aperti al pubblico fino al 60%.
L’eliminazione totale dei limiti verrebbe quindi presa in considerazione nel caso continuasse il trend di calo del quadro epidemiologico.

Green Pass: orizzonte giugno

Il Governo ha iniziato il ragionamento anche sul tema del Green Pass.
In questo caso, l’orizzonte temporale per la cancellazione totale dell’obbligo di certificazione Covid è più lungo, anche se già per il prossimo giugno, con entrata in vigore tra il 15 (quando verrà meno anche l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50) e fine mese, potrebbe esserci un provvedimento in tal senso.

A breve tempo, in ogni caso, potrebbero esserci degli allentamenti, sebbene il prossimo passo, in materia, prevede l’introduzione di un nuovo obbligo: quello di avere il Super Green Pass per gli over 50 che si recano il lavoro. Il Green Pass, sempre nella versione rafforzata, servirà intanto da venerdì 11 per accedere ai locali da ballo e alle discoteche, che torneranno a riaprire i battenti, sia pure con capienza limitata (75% all’aperto e 50% al chiuso).

Alberto Minazzi

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