I numeri dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) indicano che il virus sta rallentando. Il report relativo alla settimana compresa tra il 28 gennaio e il 3 febbraio evidenzia una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 1.362 contagi ogni 100 mila persone contro i 1.823 dal 21 al 27 gennaio.
Nel periodo 12-25 gennaio l’Rt (il parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, ndr) medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0.93, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica.
Meno casi, ricoveri e terapie intensive
Nella giornata di ieri sono stati rilevati in Italia 112.691 nuovi contagi attraverso 915.337 tamponi.
Il numero di positivi rispetto a giovedì 27 gennaio è risultato in calo del 27,6%; il tasso di positività è del 12,31%.
Notizie positive alche sul fronte dei ricoveri e terapie intensive. Il tasso di occupazione di queste ultime è sceso dal 16,7% al 14,8%, mentre quello delle aree mediche è passato al 29,5% dal 30,4%.
Risulta diminuito anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione. Sono infatti 553.860 contro i 652.401 della precedente settimana.
Scende leggermente anche la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti che arriva dal 18% al 17%.
Stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi che si è attestata sul 38%. Fermi al 45% i casi diagnosticati attraverso attività di screening.
La situazione delle Regioni in Italia
Nonostante la situazione generale indichi un miglioramento, la regione Marche, da lunedì 7 febbraio diventerà zona arancione.
Il dato riferito all’occupazione delle terapie intensive è infatti al 26,3%, il più alto, quello dell’area medica al 33%.
Numeri che superano di gran lunga le soglie di occupazione stabilite del 20% per le prime e del 30% per i ricoveri ordinari.
Per maggior occupazione di letti in terapia intensiva dopo la Regione Marche ci sono la provincia autonoma di Trento, con il 24,4% e il Friuli Venezia Giulia con il 21,1%.Per quanto riguarda i posti in area medica è il Friuli ad avere la percentuale più alta con il 38,8%. Seguono Liguria e Sicilia con 38,3%.
A oggi 12 Regioni sono in area gialla, 5 in arancione, 3 in bianca. In particolare risultano in arancione Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia; gialle Lombardia, province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Puglia, Campania, Sardegna e Calabria. Bianche sono Umbria, Molise e Basilicata.
Silvia Bolognini