I bambini sono in trepida attesa. I genitori si organizzano.
In fondo, l’epifania è una festa per tutti. E le calze della Befana non possono restar vuote.
Le città d’Italia si preparano a una delle feste più tradizionali e sentite: quella dell’Epifania.
Il 12° giorno dopo Natale, quando Gesù fu mostrato ai tre Re Magi, giunti con i loro doni alla mangiatoia seguendo la cometa che li portò a Betlemme.
L’epifania secondo la leggenda
Secondo una delle leggende più accreditate sull’Epifania, la notte del 6 gennaio Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, che portavano incenso, oro e mirra, durante il viaggio incontrarono una vecchia signora alla quale chiesero informazioni sulla strada da percorrere.
Le raccontarono della nascita di Gesù e la invitarono infine ad andare con loro.
La vecchina declinò l’invito ma se ne pentì subito, tanto che si mise alla ricerca dei tre Re Magi e del bambin Gesù bussando a ogni porta portando con sé dei dolcetti, che regalava ai bambini che incontrava.
Ancor oggi il suo viaggio continua e i bambini di ogni generazione lasciano, la sera prima del 6 gennaio, una calza vuota sapendo che il giorno dopo la troveranno piena di caramelle e cioccolatini, oppure di frutta ma, sempre, anche di carbone bianco o nero, a seconda che si siano comportati bene o meno.
Regione che vai, Befana che trovi
Se questo accade in ogni città d’Italia, nelle varie regioni sono diverse le feste, gli eventi e i piatti tipici del 6 gennaio.
A Venezia, poi, la Befana, la vecchietta vestita di cenci che vola da una casa all’altra su una scopa, fin dai tempi della Serenissima, non si chiamerebbe nemmeno così ma “Marantega barola“.
Aveva un aspetto più burbero che dolce e si diceva che, all’occorrenza, ai bambini cattivi non avrebbe risparmiato qualche bastonata con la scopa.
Al giorno d’oggi, la vecchia marantega viene festeggiata con la regata durante la quale in 50, tra uomini e donne, gareggiano sulle barche a remi travestiti da Befana lungo il Canal Grande, finché giungono al traguardo, dove c’è una enorme calza. Il corteo quest’anno partirà da Punta della Dogana alle 09.30 e arriverà a Rialto alle 10.30. Qui, sarà appesa la calza gigante e si darà inizio alla regata. Alle 11.30, l’incoronazione della “Befana 2023”.
Nel frattempo, l’Orologio dei Mori che si trova in Piazza San Marco, come fa ininterrottamente una volta all’anno, in questa occasione, dal 1499, attiva il suo meccanismo a carillon e, allo scoccare delle ore, i personaggi della Natività e i Re Magi sfilano da un lato all’altro della piattaforma semicircolare posta sopra il quadrante, rientrando poi nella Torre.
Uno spettacolo di ingegneria e di bellezza di un orologio unico nel suo genere e pieno di interessanti sorprese.
Una festa per il palato
In provincia di Parma, invece, si tiene ogni anno, il 6 gennaio, il raduno delle Befane e dei Befani, attesi di centinaia di persone tra canti, balli e concorsi di bellezza,
Esistono anche dei piatti tipici per l’occasione: i “Befanini” toscani, frollini ricoperti di zuccherini colorati, la “Fugassa d’la Befana” piemontese, con uvetta e canditi e i “Pepatelli” a base di miele, mandorle e scorza d’arancia del sud Italia. Il tutto viene condito con del pepe, dal quale deriva il loro nome.