Prepariamoci a un primo weekend del 2022 “in bianco”.
La fine delle festività natalizie sarà infatti contraddistinta dal maltempo e, soprattutto, dalle nevicate, anche a bassa quota e in diverse città. Da Venezia a Bologna, da Udine a Padova, da Vicenza a Cesena, saranno molti i capoluoghi del Nordest allargato che potrebbero risvegliarsi imbiancati.
È quanto hanno annunciato, per le prossime ore, i meteorologi, che, dopo la breve parentesi dell’anticiclone africano, prevedono aria fredda e precipitazioni praticamente su tutta Italia.
Sul nostro Paese è infatti in arrivo una perturbazione di origine nordeuropea, che si presenterà con venti forti e immetterà sulla penisola flussi di aria artica.
Fin dalle prossime ore, è la previsione del sito ilMeteo.it, le piogge interesseranno il nord Italia, a partire dal versante occidentale, con Liguria e Lombardia particolarmente colpite.
Nello spostamento verso est, si formerà, a partire dalla prossima nottata, un vortice ciclonico, che interesserà Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia con intensi venti di bora e grecale. Sicuramente la neve si presenterà nelle zone montane, anche nelle vallate, spingendosi probabilmente anche fino alla pianura. E il maltempo si estenderà progressivamente a Toscana, Umbria e su parte del Lazio e della Sardegna.
I fenomeni e l’instabilità continueranno anche domani, 6 gennaio, con crollo delle temperature con punte previste di 15 gradi in meno oltre i 1500 metri. Piogge e nevicate sono attese nel giorno dell’Epifania soprattutto al centro, in particolare nelle zone collinari. Mentre è attesa pioggia sulle coste tirreniche meridionali (con fenomeni che si ripeteranno venerdì anche in Sicilia e sui settori ionici), il tempo migliorerà a partire dal pomeriggio sul Nordest.
Ma la tregua sarà breve. Sia sabato che domenica, il flusso di aria fredda continuerà a interessare l’Italia, con precipitazioni previste sabato al sud, in risalita domenica sulle regioni centrali. Qui una nuova perturbazione si tradurrà nella ripresa delle nevicate, a quote sempre più basse, potendo raggiungere diffusi tratti della costa adriatica nella nottata di domenica