La struttura commissariale sta provvedendo a distribuire alle regioni i primi farmaci per la cura del Coronavirus approvati nel nostro Paese.
Sono due antivirali che possono risultare utili per evitare l’ospedalizzazione ma non sono alternativi al vaccino.
Non solo perché studiati per la cura della malattia in corso ma anche perché la durata dei loro principi attivi nel nostro organismo è limitata e progressivamente va a scomparire del tutto.
Le due pillole, dunque, a nulla servono in termini di prevenzione.
Autorizzazione alla pillola anticovid per l’uso in emergenza
L’agenzia regolatoria britannica (Mhra), invece, ha autorizzato Molnupiravir già il 4 novembre scorso.
La durata del trattamento consiste nell’assunzione di 4 compresse da 200 milligrammi 2 volte al giorno per 5 giorni.
Per la prescrizione del farmaco è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell’Agenzia”.
Come agisce molnupiravir
Molnupiravir sarà prescritto dai medici di base o dagli ospedali a pazienti che presentino “specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid 19 grave” entro 5 giorni dall’insorgere dei sintomi.
Dovrebbe essere efficace a prescindere dalle varianti, in quanto evita la replicazione del virus producendo alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus stesso ma non colpisce la proteina spike.
Tuttavia, l’efficacia da cui si parte, dopo la fase 3 degli studi, è del 30% (in Fase 2, cioè in una fase prelimiare degli studi, era data al 50%).
Come funziona Remdesivir
L’antivirale Remdesivir è destinato invece al trattamento di pazienti non in ossigenoterapia ad alto rischio di Covid grave.
Il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Va somministrato per via endovenosa per la durata di 3 giorni.
Anche in questo caso è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio, accessibile da oggi sul sito dell’Agenzia”
L’arrivo imminente del terzo farmaco
Nel frattempo, Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, ha approvato un altro antivirale che, a partire da marzo dovrebbe essere distribuito nei vari Paesi dell’Unione.
Per questo, in Italia, ancora non c’è l’autorizzazione di Aifa, l’ente regolatorio del farmaco della nostra nazione.
Si tratta di Paxlovid, la pillola brevettata da Pfizer.
Secondo gli ultimi test effettuati dall’azienda, il farmaco avrebbe un’efficacia dell’89%.
Una pillola anticovid italiana nel breve termine?
Infine, un nuovo farmaco è stato recentemente brevettato da un’équipe di ricercatori scientifici italiani.
Si tratta di una pillola che, legandosi alla proteina Ace2, la renderebbe inaccessibile alla proteina spike del coronavirus.
Un nuovo approccio terapeutico per evitare l’infezione in forma grave senza stimolare il sistema immunitario o avere effetti collaterali importanti. I tempi sono ancora precoci ma i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “Pharmacological Research“, organo della “International Union of Basic and Clinical Pharmacology”.
Consuelo Terrin
Leggi anche:
Remdesivir anti Covid: via libera dell’Agenzia europea del farmaco
Covid: in arrivo un farmaco che “chiude la porta” delle cellule al virus
L’Ema si esprime su Paxlovid: il farmaco anticovid è efficace