Siete amanti dei tatuaggi e amate riempire il corpo con i più fantasmagorici disegni? Attenzione, perché è in arrivo la stretta dall’Unione europea. Dal 4 gennaio saranno infatti consentiti solo quelli in bianco e nero. Per essere più precisi quelli che non contengono isopropanolo, un solvente, presente negli inchiostri colorati, potenzialmente dannoso per la pelle
Perché l’Ue li vieta
I pigmenti colorati che contengono questa sostanza, oltre a essere potenzialmente irritanti per gli occhi e dannosi per il sistema nervoso, infatti, sono potenzialmente cancerogeni. Nessun allarmismo in ogni caso per chi ha già dei tatuaggi colorati perché il rischio di effetti negativi è comunque molto basso.
L’isopropanolo di solito si trova soprattutto nei colori come rosso, giallo e arancione, che possono indurre reazioni allergiche importanti. E’ una sostanza che nel lungo periodo potrebbe essere assorbita dal sangue e dare luogo a conseguenze negative per la salute. Da qui, la decisione Ue di vietarne l’utilizzo.
Si salvano solo il nero, il bianco e il grigio, gli unici colori che non contengono questa sostanza.
Gli operatori dovranno adeguarsi al rispetto di una più restrittiva normativa che vuole maggiormente tutelare la salute di chi decide di farsi un tatuaggio in attesa di una revisione degli inchiostri impiegati e delle sostanze contenute.
Il settore dei tatuaggi in Italia
La decisione Ue ha iniziato a scatenare le polemiche tra gli addetti del settore, che vedono minacciata la loro attività.
Le prime proteste sono arrivate da Germania e Austria, con un’interrogazione parlamentare, presentata a Bruxelles, in cui si sottolinea che la misura è a scopo precauzionale non esistendo un’evidenza di quanto realmente possono essere dannosi.
Da parte sua, il Council of European Tattoo Associations, ha presentato una petizione internazionale per chiedere all’Ue una proroga per gli operatori considerato che questa decisione, oltre a una limitazione artistica, porterà a effetti negativi dal punto di vista economico.
Le polemiche tra gli addetti ai lavori non sono mancate nemmeno in Italia, dove si contano 5 mila aziende dedicate ai tatoo en un 13% di persone che hanno almeno un tatuaggio sulla propria pelle.
Le attenzioni prima di fare un tatuaggio
La speranza è che possano essere approvate in futuro nuove sostanze considerate meno nocive e che si possa ritornare a tatuare con inchiostri colorati chimici. Non si è tuttavia trattato di un fulmine a ciel sereno, perchè i produttori hanno avuto più di un anno di tempo per adeguarsi alle nuove norme.
Le buone pratiche, a ogni buon conto, valgono sempre. E sempre utile prestare attenzione prima di fare un tatuaggio. A partire dal controllo che tutte le norme igieniche siano rispettate e che aghi e attrezzature siano ben sterilizzati.
Il consiglio dei dermatologi per evitare reazioni avverse è di farsi iniettare preventivamente una minima quantità di colore sotto pelle per verificare se si scatena o no una reazione allergica. Un altro importante consiglio è di chiedere di leggere le etichette del pigmento. In questo modo possiamo controllare la provenienza e se ci sono ingredienti vietati.
Silvia Bolognini