Roma scende ufficialmente in campo per ospitare l’Esposizione Universale.
Il Governo, in partnership col Comune capitolino, ha infatti lanciato in streaming la campagna per la candidatura della Città Eterna a Expo 2030.
In occasione della 169^ assemblea generale dell’ente, un video promozionale è stato trasmesso dall’ufficio centrale del Bureau International des Expositions di Parigi, l’organizzazione intergovernativa che riunisce 170 Stati e gestisce le Esposizioni Universali e Internazionali, di cui l’Italia è uno degli 11 Paesi fondatori.
Il video promozionale in cui Roma si presenta
Ad accompagnare immagini iconiche come il Colosseo e Piazza San Pietro, anche i tanti parchi pubblici e le aree verdi urbane, che il sindaco Roberto Gualtieri ha ricordato costituire «la cintura verde più estesa al mondo».
“Per quasi 3 mila anni – racconta una voce fuori campo- sono cresciuta oltre ogni aspettativa, ho affrontato il mondo, l’ho conquistato, mi sono piegata ma sono sempre risorta. Sono stata la prima nella storia a ospitare un milione di persone, ho fatto crescere leader e visionari, sono un crogiolo di fedi e di culture, ho costruito poli tecnologici e scientifici all’avanguardia, vanto il maggior numero di parchi e riserve naturali. Sono aperta, inclusiva, dinamica e sostenibile. Mi sono reinventata molte, molte volte nel corso dei secoli. Il mio nome è Roma e sono pronta a nascere di nuovo”.
Le concorrenti
Tra le altre nazioni candidate, spiccano la Russia e l’Arabia Saudita, che puntano sulle rispettive capitali, Mosca e Riad, ma anche la Corea del Sud, con Busan, e l’Ucraina, con Odessa.
Il tema centrale della candidatura italiana è quello del riconoscimento dell’esigenza di una rigenerazione urbana basata su un nuovo modello che ponga la persona, i suoi bisogni e le sue aspettative al centro di una città che sappia conciliare l’innovazione e la bellezza con uno sviluppo sostenibile e inclusivo che le permetta di tornare a proporre contesti vivibili.
Roma, città aperta, sostenibile e inclusiva
Non a caso, è stato quindi scelto il titolo: “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”.
La scelta della sede dell’Expo 2030 sarà effettuata dal Bie a fine 2023.
«Con il tema della rigenerazione urbana – ha spiegato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – vogliamo sostenere il concetto di una città inclusiva, orizzontale, sostenibile, che superi il contrasto tra periferie e centri urbani».