È dal 2012, con il cosiddetto “decreto legge Crescita 2.0” del Governo di Mario Monti che l’Italia ha introdotto l’obbligo per esercenti e professionisti di accettare pagamenti con carte di credito o bancomat.
Il paradosso è che questa norma non è mai stata accompagnata da sanzioni per chi, pur essendosi magari dotato dell’apparecchiatura, in concreto non la rispetta. L’unica possibilità, allo stato attuale, è solo quella di segnalare il rifiuto all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza, per avviare gli accertamenti di eventuali evasioni fiscali.
Un vuoto legislativo che adesso potrebbe essere adesso colmato, con l’introduzione, dal 1 gennaio 2022, di una multa da almeno 30 euro, più il 4% della transazione rifiutata.
La norma è stata inserita in un emendamento al decreto legge “Recovery”, attualmente all’esame della Commissione Bilancio della Camera. Dove però, nonostante le motivazioni alla base della scelta siano legate alla lotta all’evasione fiscale, la discussione è aperta, con diverse posizioni contrarie. La multa andrebbe ad aggiungersi a quelle previste per l’omessa fatturazione e per il mancato rilascio dello scontrino fiscale.
La previsione dell’emendamento ora all’esame della Camera prevede l’applicazione della multa a tutti coloro che, effettuando attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, non accettino il pagamento elettronico. Si tratta di commercianti, artigiani, titolari di attività di ristorazione o ricettive, professionisti come medici, avvocati, commercialisti o notai.
In tal senso, l’obbligo sarà considerato assolto dall’esercente o dal professionista anche qualora accetti solo uno dei circuiti di pagamento elettronici. Dovrà però essere accettata almeno una tipologia di carta di debito/bancomat e una di carta di credito, identificate dal marchio del circuito a cui appartengono.
Dal 1° gennaio, intanto, l’utilizzo del pos da parte dei clienti sarà incentivato con l’ulteriore stretta sull’utilizzo del denaro contante, abbassando di 1.000 euro il limite per l’acquisto di beni e servizi, che dal 2022 sarà di 999,99 euro.
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Pagamenti elettronici: da gennaio multe per chi li rifiuta
14 Dicembre 2021
Tutto bene, ovviamente per cercare di ridurre l’evasione fiscale che,
stando a quanto si legge, sarebbe dell’ordine di 100 miliardi di euro l’anno. Ma chi è tenuto ad informare l’Agenzia delle Entrate che il venditore X (cose e/o servizi) ha rifiutato il pagamento elettronico.