Dall’1 al 7 dicembre c’è stato un aumento del 22,4% di nuovi casi Covid-19, un aumento del 12% dei decessi, del 16,3% di ricoverati e del 13,6% di pazienti in terapia intensiva.
Questa la fotografia dell’Italia fatta dalla fondazione Gimbe. “Da 7 settimane – ha precisato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – continuano ad aumentare i nuovi casi con una media giornaliera più che sestuplicata: da 2.456 casi registrati il 15 ottobre ai 15.110 del 7 dicembre”.
A livello regionale, tranne che in Molise e Valle D’Aosta, si è verificato un incremento dei nuovi casi che va dall’1,8% delle Marche al 50,3% dell’Umbria. Sono 52 le province italiane nelle quali l’incidenza è pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti. In vetta alla classifica ci sono Trieste con 694 casi, Bolzano con 651, Treviso con 467 e Padova con 405.
Mentre la campagna vaccinale prosegue senza sosta e ha raggiunto quota 100.083.572 somministrazioni, in 7 giorni sono state inoculate 223mila prime dosi, registrando un aumento del 31,7% di nuovi vaccinati grazie al Super Green Pass. Fondazione Gimbe, i cui dati sono aggiornati all’8 dicembre, registra inoltre un vero e proprio boom di terze dosi con 2,6 milioni di richiami e un aumento del 52,6% in una settimana.
Una fotografia quella della fondazione che rileva come a fronte dell’80,1% della popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, rimangono scoperti 2,5 milioni di over 50 a elevato rischio di ospedalizzazione e 6,6 milioni di persone non hanno ricevuto nemmeno una dose.
Nella giornata odierna, secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità il tasso di positività è al 4% e sono 12.527 i positivi e 79 le vittime.
Dati che, a detta degli esperti cresceranno nelle prossime settimane, complici le festività che vedranno un susseguirsi di pranzi e cene e ritrovi con parenti ed amici. E se da un lato il sottosegretario Costa ha dichiarato che “Non chiudera’ più niente nel Paese”, dall’altro da ogni parte arrivano appelli alla prudenza e al rispetto delle normative anticovid.