Si è appena conclusa la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si è posta come scopo quello di promuovere la consapevolezza sull’eccessiva produzione di rifiuti a livello globale.
Ponendosi come parole chiave “Re-use, Re-duce – Re-cycle” ovvero “Riusa, Riduci, Ricicla”, la Commissione Europea si è impegnata a sensibilizzare la cittadinanza su un tema caldo come quello della sostenibilità, spronandola a diventare protagonista del cambiamento.
Se ti stai chiedendo come ridurre il tuo impatto sull’ambiente nella vita di tutti i giorni, ecco 10 suggerimenti utili.
1. Re-Use to Re-duce ovvero: riutilizza dove possibile per eliminare i rifiuti
Hai presente tutti quei barattoli in vetro per la passata di pomodoro o i legumi che normalmente butteresti via?
Prova a dargli una nuova vita: lavali bene con acqua calda e aceto (per eliminare tutti i residui oleosi, meglio lasciare in ammollo per una notte), asciugali e utilizzali per riporre le tue scorte di legumi secchi, di caffè o di frutta secca.
2. Elimina i contenitori in plastica
Dalle bottiglie per l’acqua e le bevande, passando per i flaconi di shampoo e balsamo fino ad arrivare ai contenitori per detersivi e ammorbidenti: sembra che non si possa proprio fare a meno dei contenitori di plastica. Eppure, i dati provenienti dagli ultimi report sono sconcertanti. L’indagine Beach Litter di Legambiente, ad esempio, ha monitorato 47 spiagge in 13 regioni per osservare la quantità e la tipologia di rifiuti portati sulla battigia: la stima è di 783 rifiuti ogni cento metri lineari di spiaggia, ben oltre la soglia consentita dalla Comunità Europea.
L’84% di questi rifiuti è costituito da contenitori in plastica. Alcuni flaconi conservavano ancora i loghi o le etichette delle aziende produttrici ed è stato quindi possibile capire da quanti anni vagavano in mare: ci crederesti che alcuni contenitori di detersivo erano in mare dagli anni ’70?
Se proprio plastica deve essere, che sia riutilizzabile e resistente. I contenitori ermetici, ad esempio, richiudibili e resistenti agli urti, sono pratici e ideali per evitare di ordinare da asporto durante la pausa pranzo in ufficio (vedi punto 6!).
3. Scegli detergenti solidi per corpo e capelli…
Lo sapevi che quando acquisti uno shampoo o un bagnoschiuma il primo ingrediente è l’acqua? Se osservi con attenzione l’Inci(International Nomenclature of CosmeticIngredients), potrai notare tu stesso come il primo ingrediente di shampoo, bagnoschiuma e detergenti vari sia proprio l’acqua, essenziale per diluire gli agenti lavanti dei prodotti e renderli più facilmente utilizzabili.
Alcune aziende si sono chieste se fosse possibile eliminare l’acqua dai loro prodotti e hanno creato dei detergenti solidi, autoconservanti e perfetti per risparmiare acqua e ridurre i packaging ingombranti.
Shampoo e bagnoschiuma solidi hanno una durata doppia rispetto alle loro versioni liquide, possono essere confezionati in involucri di carta e trasportati comodamente anche in viaggio.
4. …oppure preferisci le eco-ricariche
Alcuni prodotti non sono ancora disponibili in versione solida ma non disperiamo: in attesa di trovare il detergente per piatti e l’ammorbidente solido, possiamo approfittare delle eco ricariche. Anche se la confezione è in plastica, il rapporto involucro/contenuto non regge il confronto con le confezioni tradizionali e si riduce mediamente del 70% l’impatto ambientale. Se queste motivazioni non bastassero, potremmo aggiungere che le eco-ricariche costano meno del prodotto con la sua confezione originale…cosa vuoi di più?
5. Usa spazzolini da denti in bambù
Ormai da diversi anni sono presenti sul mercato gli spazzolini da denti in bambù. Anche le aziende più note si sono convertite a questa piacevole novità, tanto che gli spazzolini in fibra naturale sono ormai disponibili anche nei supermercati, a prezzi più che ragionevoli.
Oltre ad essere sostenibili (possono essere gettati nel secchio dell’umido), gli spazzolini in bambù sono più delicati su denti e gengive grazie alle loro setole in carbone vegetale che sbiancano i denti e si rivelano perfette anche per quanti soffrono di sanguinamento gengivale.
6. Evita il take away
Sei in ufficio, hai appena concluso una riunione impegnativa e ti aspettano ancora ore e ore davanti al pc. Cosa c’è di più comodo che chiamare il ristorante di fiducia e ordinare il tuo piatto preferito per rincuorarti durante la pausa pranzo? Probabilmente nulla, eppure…pensa a quanti incarti vengono utilizzati per proteggere il tuo hamburger o l’insalata che hai appena ordinato. Posate, cannucce e bottiglie di plastica per le bevande e contenitori in alluminio spesso non sono riciclabili e hanno un impatto enorme sull’ambiente. Secondo uno studio pubblicato da Fondazione Bbva e finanziato dal Ministero della Scienza spagnolo, la maggior parte dei rifiuti che inquinano gli oceani sono proprio posate per il take away e involucri per alimenti. La ricerca, che si è focalizzata sull’osservazione di 12 milioni di dati provenienti da 36 punti di osservazione o archivi presenti a livello globale, ha dimostrato che un quarto dei rifiuti presenti in mare rientra proprio nella categoria dei prodotti utilizzati per la consegna e il consumo di cibo da asporto. Un esempio? Le cannucce di plastica (già messe al bando dalla Comunità Europea) rappresentano il 2,3% della spazzatura presente in mare.
7. Evita di stampare…meglio digitale!
Sono tantissime ormai le aziende che hanno deciso di comunicare con i loro clienti solo tramite mail. Dai fornitori di servizi come luce e gas fino ad arrivare agli assicuratori, sembra che la cara e vecchia posta sia stata bandita.
In effetti, si tratta della scelta più saggia: evitare di inviare bollette cartacee (o di stamparle, quando consegnate digitalmente) permette di eliminare del tutto la carta.
e ti stai chiedendo come fare con le ricevute di pagamento, non preoccuparti: puoi pagare tramite il servizio online della tua banca e conservare copia digitale del pagamento effettuato.
8. Rispolvera la cara e vecchia moka
Il caffè è uno dei piaceri della vita. Peccato che le capsule delle macchinette per espresso più in voga non siano riciclabili e diventino immediatamente una parte non trascurabile dei rifiuti prodotti in casa.
Se sei stanco di gettare via interi sacchetti di capsule utilizzate, torna alla moka.
Il residuo di caffè può essere utilizzato per concimare le piante o per uno scrub viso e corpo del tutto naturale: tutto il gusto del caffè ad impatto zero.
9. I tovaglioli? Meglio di tessuto!
Le nonne ci tenevano tanto: il servizio da tavola con tovaglia e tovaglioli in tessuto era uno dei beni più preziosi di casa.
Poi è arrivato il benessere e con questo anche i tovaglioli “usa e getta”.
Anche in questo caso, si tratta di rifiuti che vanno a pesare sia sull’ambiente che sul portafoglio: molto meglio tornare ai tovaglioli in cotone, da lavare in lavatrice o a mano.
10. Sfuso è meglio
È vero, abbiamo un po’ perso il piacere di fare la spesa al mercato e di prenderci il tempo necessario per pensare alle ricette da preparare per noi e per la nostra famiglia. Ecco perché è molto più comodo andare al supermercato e comprare le nostre verdure già pulite e confezionate nei loro contenitori, le insalate pronte da condire e i sughetti pronti nei loro barattoli colorati. Pensa per un attimo a quanta plastica potresti evitare acquistando i prodotti freschi sfusi, magari utilizzando dei sacchettini in carta o in cotone.
Da qualche tempo ormai anche la grande distribuzione si è adeguata ed è possibile acquistare anche pasta, legumi e addirittura detersivi utilizzando i contenitori portati da casa o riutilizzabili.
Elisa Bologna