Il gioco è bello finché resta gioco.
E le morti di alcuni giovanissimi o gli attacchi d’ansia e di panico manifestati da altri, hanno evidenziato che , in Tik Tok, il social cinese che imperversa tra gli adolescenti e i pre adolescenti, qualcosa va cambiato.
A decidere d’intervenire è stato lo stesso social, che ha investito su tecnologie di intelligenza artificiale e nuove risorse per risolvere il problema delle challenge pericolose e delle challenge bufala.
Challenge da dimenticare
Il monitoraggio avviato in seguito alle notizie di ragazzini morti soffocati perché avevano colto la sfida di provare a imitare un’esperienza di asfissia temporanea o di altri che si sono sdraiati sulla strada mentre sopraggiungeva un’automobile (planking challenge), che hanno ingerito una dopo l’altra diverse pillole di un farmaco (Benadryl Challenge), che si sono schiantati a terra nel tentativo di finire direttamente in piscina saltando giù dal balcone, (balconing challenge) o, ancora, che hanno fatto del male a qualcuno prendendolo a pugni per strada solo per il gusto di farlo (Knock out challenge), ha rivelato dati importanti.
Il monitoraggio: troppi si mettono a rischio
Sono milioni, nel mondo, i giovani che seguono Tik Tok.
Su questi, almeno uno su 5, secondo la ricerca, ha già partecipato a una challenge.
E ci sta. Perché a guardarle, certe challenge, sono per lo più sfide simpatiche e rappresentano senz’altro uno degli aspetti più curiosi e a volte demenziali del social.
Il problema è che 1 su 50 ha partecipato a una challenge pericolosa e 1 su 300 a una davvero rischiosa.
Ecco perché i vertici di Tik Tok hanno deciso di stabilire dei limiti.
Nuovi paletti per Tik Tok
Ora, un algoritmo segnala in automatico quando gli # che propongono le challenge aumentano in modo improvviso.
A questo punto, subentra il controllo umano, che va a verificare i contenuti postati.
A esser censurate ed eliminate non saranno solo le challenge pericolose ma anche le cosiddette “challenge bufala”, quelle cioè che generano ansia e panico diffondendo false informazioni.
“Come ulteriore protezione per la nostra community – si legge nella nota di Tik Tok – elimineremo anche i contenuti allarmistici: infatti, trattando come reali i contenuti ingannevoli e le bufale, essi stessi possono essere dannosi. Continueremo invece a consentire le conversazioni che cercano di eliminare il panico e promuovere informazioni accurate”.
Il fascino della sfida
Tik Tok è nato nel 2014 in Cina ma è a partire dal 2018 che ha conquistato la fascia degli utenti più giovani del pianeta.
Il suo segreto, forse, sta nello spirito di gioco che lo caratterizza.
Gli utenti sono invitati a realizzare dei brevissimi video in cui cantano, ballano, propongono uno scherzo o, comunque, fanno “ridere”.
Le Challenge, però, hanno una marcia in più, perché, in quanto sfide a fare altrettanto, coinvolgono chi le coglie e tutti coloro che sono curiosi di vedere chi vincerà tra i due in gioco.
Un meccanismo “vecchio come il cucco”, verrebbe da dire. Se non fosse che, accanto alle sfide innocue e simpatiche, se ne sono aggiunte via via sempre più di pericolose.
Partecipare a una challenge è semplice e intuitivo: basta cliccare sull’ # che compare sotto il titolo della sfida che si trova nella sezione “scopri” della home dell’app.
Per lo più si tratta di sfide che riguardano lo sport, il ballo, la cucina e la recitazione.
Tra queste, tuttavia, si nascondono le challenge più temibili, perché mettono a rischio l’incolumità, la salute fisica e a volte mentale di chi le trasforma in obiettivi da raggiungere.
Consuelo Terrin