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Milano racconta il "Grand Tour: sogno d'Italia da Venezia a Pompei"

Milano racconta il "Grand Tour: sogno d'Italia da Venezia a Pompei"
@gallerieditalia

Il Grand Tour era, tra la fine del Seicento e la prima metà dell’Ottocento, un lungo viaggio nell’Europa continentale, intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea e destinato a perfezionare il loro sapere.
Per intellettuali, artisti e aristocratici il viaggio aveva una durata non definita e la meta era solitamente l’Italia.
Le origini del tour sono nel XVI secolo, ma arrivò a toccare il suo apice nel tardo XVII e XVIII.
Oggi l’esperienza del Gran Tour rivive a Milano, nella sede delle Gallerie d’Italia. Qui, infatti, nella giornata del 19 novembre ha aperto al pubblico la mostraGrand Tour: sogno d’Italia da Venezia a Pompei”.

“Grand Tour: sogno d’Italia da Venezia a Pompei”

Sono ben 130 le opere che si potranno ammirare visitando l’esposizione che sarà aperta fino al 27 marzo 2022.
Una serie di capolavori arrivati a Milano dai musei e dalle collezioni più prestigiose di tutto il mondo.
Dipinti, sculture, meravigliosi oggetti d’arte, alcuni dei quali provenienti dalle collezioni della Regina d’Inghilterra.

Mostra “Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei” @gallerieditalia

L’itinerario classico del Grand Tour in Italia coinvolgeva oltre alle élite europee anche letterati, musicisti, artisti, uomini di chiesa provenienti dalla Russia come pure dall’America spinti da motivi professionali.
L’itinerario non poteva prescindere da città come Venezia, Firenze, Napoli, Palermo. E naturalmente Roma.
Tutti si ritrovavano a percorrere la penisola affascinati dalla varietà e dalla bellezza del nostro territorio con le sue città , i suoi monumenti e le sue opere d’arte che allora, come oggi, ne fanno una sorta di meraviglioso museo diffuso.

Il percorso espositivo: Mercurio seduto in bronzo, opera simbolo

Nell’atmosfera ricreata del “Grand Tour” si è trasportati in quell’epoca di sogno in cui Venezia e Pompei rappresentavano due poli imprescindibili della cultura e dell’arte. Le opere che si incontrano, i paesaggi e i ritratti, le scene di vita, le riproduzioni di monumenti antichi fanno comprendere, coinvolgendo in un’esperienza immersiva, l’immagine dell’Italia che appariva a questi visitatori stranieri.

Mercurio seduto in bronzo @Intesasanpaolo

«Un’opera su tutte particolarmente significativa – spiega Fernando Mazzocca, curatore dell’esposizione assieme a Stefano Grandesso e Francesco Leone – è il Mercurio seduto in bronzo che fu scoperto a Ercolano nella famosa villa dei Papiri. E’ un’opera considerata ancora molto attuale perché sappiamo che gli scavi di Ercolano, come anche quelli di Pompei, ancora oggi ci restituiscono molti capolavori. Sono tra l’altro molto legati al Gran Tour e ben documentati in questa mostra».

“La centralità italiana in chiave europea”

Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, attraverso questa mostra, sia per la qualità che per la quantità dei prestiti arrivati da musei di tutto il mondo, offrono un quadro completo per fra comprendere le ragioni per le quali i grandi intellettuali sceglievano il nostro Paese. «E’ un’iniziativa significativa – ha sottolineato il direttore delle Gallerie Michele Coppola – che permette di cogliere la centralità del nostro Paese in chiave europea, in una logica di costruzione di un’ Europa unita».

Silvia Bolognini

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