Si alleggeriscono dagli oneri di sistema le bollette di luce e gas.
Il governo Draghi ha dato il via la taglio dell’Iva, vale a dire niente più tassa sui costi impropri.
Sono quelli non collegati all’energia acquistata ma relativi alle attività generali del sistema elettrico. Costi che pesano per il 30% sul totale in bolletta. Per farlo saranno stanziati due miliardi.
Un provvedimento per fermare gli aumenti di elettricità e gas. Il rischio è però che i soldi stanziati nella finanziaria 2022 non bastino. Nel 2021 il peso degli oneri di sistema è stato dimezzato nel terzo trimestre e azzerato nel quarto.
Questo grazie ai due decreti di luglio e settembre per un totale di 5 miliardi di euro stanziati.
A gennaio 2022, quando scadranno gli effetti, arriverà il nuovo rincaro dell’energia.
Per fare fronte alla questione, palazzo Chigi pensa di destinare al contenimento degli aumenti anche 1,5 miliardi di euro che dovrebbero arrivare dai soldi pagati allo stato da chi inquina e che potrebbero essere girati al sistema energetico.
Secondo il Ministro dell’Economia Daniele Franco, fino alla fine dell’anno il prezzo dell’energia continuerà a salire per poi scendere.
Nel frattempo, le associazioni di consumatori rilevano che gli aumenti del primo ottobre avranno un peso di 335 euro all’anno sulle famiglie.
Il costo delle bollette dipende solo in parte dal consumo effettivo. A pesare su quanto paghiamo in bolletta ci sono le imposte come l’Iva e le accise. La parte che più incide è proprio l’imposta sul valore aggiunto, applicata alla fine sul costo complessivo del servizio dato dalla somma di tutte le voci presenti in bolletta, incluse le accise e gli altri oneri.
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Taglio dell’Iva sulle bollette: si pagherà solo sul consumo
10 Novembre 2021