Italianissimo, nonostante il suo nome molto americano.
Tanto da esser stato scelto da Poste italiane tra le eccellenze del Paese nello spettacolo per un francobollo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, ha dedicato l’ultima tiratura da 300 esemplari a Bud Spencer: l’attore, campione di nuoto, musicista, compositore e pilota d’aereo napoletano Carlo Pedersoli.
Il francobollo
Stampato dall’Istituto Polifgrafico e Zecca dello Stato S.p.s. su carta bianca e bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’ente, il francobollo raffigura “entro la stilizzazione di una pellicola cinematografica che caratterizza la serie, un ritratto di Bud Spencer delimitato, in alto, dalla firma autografa dell’attore italiano”.
E’ valido per la posta ordinaria e si acquista al costo di 1,10 euro.
Nell’immagine, le leggende “BUD SPENCER”, “(CARLO PEDERSOLI)” e “1929 – 2016”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Il binomio americano
Tra gli uffici postali in cui lo si può trovare, oltre a Napoli e Roma (ma anche Torino, Firenze, Genova, Milano e Trieste), ovviamente anche Venezia.
Perché Bud Spencer, nell’immaginario collettivo, continua a far coppia con Terence Hill, quel Mario Girotti veneziano che, come Carlo Pedersoli, è conosciuto in tutta Italia e nel mondo con il solo nome d’arte, divenuto tutt’uno con lui.
Dal primo film girato assieme, “Dio perdona…io no!”, del 1967 al David di Donatello alla carriera, nel 2010, i due attori sono diventati inseparabili. Amati dal pubblico, hanno ribaltato il genere western, creando per Bud Spencer la figura del “gigante buono” anche se un po’ “incazzoso”.
Una vita ricca di soddisfazioni, di “avventura” e di sport
Carlo Pedersoli, però, era molto di più.
Determinato, riuscì a diventare un campione di nuoto e il primo italiano ad abbattere la soglia del minuto nei cento metri stile libero. Seguendo gli eventi della vita, si ritrovò da studente universitario di Chimica a Roma a operaio in una catena di montaggio a Rio, da bibliotecario a Buenos Aires a segretario all’ambascitata italiana in Uruguay.
Si iscrisse infine a Giurisprudenza, conseguendo la laurea ma fece infine l’attore, non dimenticando di presentarsi alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 e finendo come atleta alla Yale University per partecipare quattro anni dopo alle Olimpiadi di Melbourne, dove si aggiudicò l’undicesimo posto.
Bud Spencer: un artista internazionale
Lasciato il nuoto, si trasferì in Sud America e qui per nove mesi lavorò alla costruzione della Panamericana.
Ritornò a Roma nel 1960 per farsi una famiglia e una vita sul grande schermo.
Il vero successo è arrivato con “Lo chiamavano Trinità”, che lo consacrò come artista internazionale.
Una vita avventurosa, quella di Carlo Pedersoli. Cinque anni dopo la sua morte, avvenuta il 27 giugno 2016, all’età di 86 anni, l’Italia lo ricorda con un francobollo dedicato al “gigante buono”.
Consuelo Terrin