Ritorna l’ora solare. Alle 3 della notte tra il 30 e il 31 ottobre, infatti, le lancette dell’orologio dovranno tornare indietro di un’ora.
I pomeriggi saranno più brevi così come meno saranno le ore di luce, ma si dormirà un’ora in più, recuperando quella preziosa ora di sonno che si era persa da marzo con il cambio all’ora legale.
L’ora solare resterà in vigore fino alla notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, l’ultimo fine settimana del mese.
Tutti i dispositivi elettronici connessi a Internet avranno un aggiornamento automatico, mentre gli orologi da polso, le sveglie da comodino o altri dispositivi che forniscono l’ora dovranno esser regolati a mano.
La misura del cambio dell’ora è stata istituita per diminuire i consumi di energia elettrica nei mesi estivi sfruttando al massimo la luce del sole.
A confermarlo sono i dati: tra l’anno 2004 e l’anno 2012, il risparmio energetico calcolato grazie allo spostamento delle lancette è stato di quasi 6 miliardi di kilowattora.
Secondo Terna, la società gestore della rete elettrica nazionale, grazie all’ora legale, in Italia, nel 2020, c’è stato un risparmio pari a 400 milioni di kWh, pari a meno emissioni di CO2 in atmosfera per circa 205mila tonnellate e ad un conseguente risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro.
L’Unione Europea dal canto suo aveva invitato gli Stati membri a pronunciarsi entro il 2021 per prevedere l’abolizione del cambio dell’ora che ha come obiettivo evitare i disagi psicofisici derivanti dal cambio di “fuso orario”.
Date le priorità sopraggiunte a causa del Coronavirus e della pandemia ad esso legata, la decisione di istituire un’unica ora (o solare o legale) per tutta l’UE è slittata e, per il momento non è in calendario.
Per ora dunque tutto rimane invariato così come le posizioni degli Stati membri. Quelli dell’Europa settentrionale non sono favorevoli all’ora legale, poiché nel periodo estivo hanno già il sole fino a tarda sera; quelli del Sud Europa invece sono a favore di un’ora in più di sole, anche se non a tutti va bene mantenere l’ora legale 12 mesi all’anno.
