Sono il simbolo della libertà di movimento in città. E non solo perché offrono la possibilità di spostarsi agilmente in mezzo al traffico e in alcuni percorsi, come le piste ciclabili. I monopattini elettrici, che continuano ad affermarsi sempre più come mezzo di trasporto smart per tutte le fasce d’età, sono infatti liberi anche da buona parte delle norme della strada. Almeno per ora. Perché, per evitare i troppi incidenti che possono essere ricondotti a questa mancanza di regolamentazione, sono numerosi gli emendamenti al decreto Infrastrutture, chiamato a revisionare anche il codice della strada, che propongono una stretta. Proposte che inizieranno, da martedì 19 ottobre, a essere analizzate dalle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera.
Monopattini: le novità in arrivo
La normativa nazionale cui mirano i proponenti dovrebbe fissare le linee guida che ogni utilizzatore dei monopattini sarà chiamato a seguire. Si parte dall’introduzione anche per i maggiorenni dell’obbligo di indossare dispositivi di protezione come casco e giubbetto catarifrangente. I monopattini dovranno essere muniti di targa e assicurazione per la responsabilità civile. Mentre la velocità massima autorizzata scenderebbe a 20 km l’ora.
Con le norme proposte, aumenterebbero anche i divieti e le sanzioni.
L’utilizzo del monopattino in coppia, ad esempio, sarebbe sanzionato più pesantemente, così come si aggiungerebbe alla multa la confisca del mezzo sia in caso di utilizzo sul marciapiedi che quando il mezzo sia modificato per aumentarne le prestazioni. Più stringente anche la regolamentazione dei parcheggi, in particolare quelli che ostruiscono la circolazione sui marciapiedi.
Smartphone e tablet alla guida: le proposte
La sicurezza è alla base anche di altre possibili modifiche al codice della strada, non legate ai monopattini, proposte dai parlamentari.
Si è parlato anche di un divieto di fumo alla guida.
Ma, in particolare, le nuove norme allo studio si concentrano su tutti i dispositivi elettronici che comportano l’allontanamento delle mani dal volante, sia pure in maniera temporanea. Con un pesante inasprimento delle multe per i contravventori.
Chi si fa distrarre da smartphone, tablet, notebook o computer portatili paga oggi una multa tra 167 e 661 euro. L’importo potrebbe essere elevato tra i 422 e i 1.697 euro, con la sanzione accessoria della sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi. E non finisce qui. Se la violazione viene ripetuta entro 2 anni, la multa sale fino a un importo tra 644 e 2.588 euro e la sospensione della patente tra 1 e 3 mesi.
In discussione, infine, anche l’obbligo di cinture di sicurezza a bordo degli scuolabus e l’estensione della durata del foglio rosa a un anno, con la possibilità di provare l’esame di guida 3 volte anziché 2.
Il bonus taxi sarà ripetuto?
Tra le proposte in analisi, la riproposizione del cosiddetto “bonus taxi”.
L’agevolazione, valida per l’utilizzo di taxi e altre vetture a noleggio con il conducente, è legata in ogni caso all’emanazione di appositi bandi comunali.
Tra le città che hanno attivato il bonus, Milano, Genova e Padova, con quest’ultima che ha prorogato i termini di presentazione delle domande fino al prossimo 30 novembre.
Il voucher consente di risparmiare fino alla metà del costo della corsa, fino a un massimo di 20 euro.
ra le categorie ammesse al beneficio rientrano le persone con difficoltà motorie, gli over 65 (limite che potrebbe scendere a 55 anni), le donne in gravidanza, il personale e i volontari in ambito socio-sanitario e scolastico, le donne nella fascia tra le 18 e le 6 del mattino e chi va a visitare familiari carcerati.
Previsto anche un requisito economico, con una soglia Isee di 20 mila euro.
Il bonus, che va richiesto normalmente online, potrebbe essere esteso alle famiglie più esposte agli effetti economici dell’emergenza sanitaria, nell’ambito del piano vaccinale e a chi utilizza il trasporto pubblico non di linea nei giorni feriali tra le 7 e le 10.
Alberto Minazzi