Un ambulatorio dedicato alla tutela della salute riproduttiva di giovani pazienti alle prese con percorsi di cura oncologica o guariti da tumori pediatrici.
E’ la nuova struttura inaugurata alla Fondazione Santobono Pausilipon, nata grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Oncologia del Pausilipon e la Fisiopatologia della Riproduzione del San Giuseppe Moscati di Avellino.
Un progetto in sinergia basato sulla crioconservazione
Nel nosocomio di Napoli, i trattamenti oncologici che riguardano pazienti in età pediatrica sono sempre più coronati dal successo terapeutico e i “guariti” assieme ai loro familiari chiedono di non dover rinunciare alla possibilità di avere figli e di poter vivere con appagamento la vita sessuale riproduttiva.
In questo senso la Medicina e Biologia della Riproduzione, grazie anche allo sviluppo delle tecniche di congelamento delle cellule e dei tessuti riproduttivi riescono, dove possibile, a preservare la fertilità di questi pazienti e a offrire supporti terapeutici.
La preziosa sinergia tra le due aziende ospedaliere ha dato vita all’ambulatorio oncologico pediatrico per preservare e monitorare la fertilità futura dei giovani pazienti oncologici, in particolari momenti dell’età evolutiva e del percorso di cura. Qui, la collaborazione tra Santobono Pausilipon e San Giuseppe Moscati, attiva da oltre 10 anni, si sviluppa attraverso la crioconservazione di cellule e tessuti riproduttivi e la messa a punto delle più avanzate tecniche mediche.
Una fertilità sicura per i giovani oncologici
All’interno del Dipartimento di Onco-ematologia Pediatrica del Santobono, sono gli specialisti dell’Unità operativa di Fisiopatologia della Riproduzione del Moscati a seguire le tappe fondamentali del percorso dei piccoli pazienti. Il loro compito è di garantire una costante consulenza ai pediatri che li hanno in cura, a completamento e integrazione dei percorsi di crioconservazione.
L’ambulatorio è dedicato ai giovani pazienti in procinto di essere sottoposti a trattamenti chemioterapici o chirurgici e a tutti i pazienti di età compresa tra 6 e 21 anni che in passato abbiano subito trattamenti con potenziale danno della capacità riproduttiva e per i quali occorre prevedere controlli e/o delle procedure per mettere in sicurezza la fertilità sicura.
All’avanguardia sul territorio nazionale
«La nascita di questo ambulatorio – ha sottolineato il Governatore della Campania Vincenzo De Luca – rappresenta una eccellenza e un esempio di cura all’avanguardia sul territorio nazionale. L’eccellenza della sanità campana viene messa in campo per un progetto di grande civiltà e umanità. Quando in passato abbiamo deciso di intervenire sulla procreazione mediamente assistita, siamo partiti da uno stato generale di arretratezza nella nostra regione con le coppie che erano costrette a spostarsi altrove per operazioni di inseminazione. L’impossibilità di procreare è un dramma che resta chiuso nell’animo di una persona. Per questo il tema è stato prioritario in agenda amministrativa. Abbiamo soprattutto lavorato per la creazione di strutture ospedaliere all’avanguardia in cui operano medici e personale di alta specialità».
La collaborazione tra il nosocomio di Napoli e quello di Avellino è in questo senso un importante traguardo raggiunto per i malati oncologici.
Silvia Bolognini