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Boom di nidificazioni di tartarughe in Italia. Gli esperti: "preoccupante"

Boom di nidificazioni di tartarughe in Italia. Gli esperti: "preoccupante"

I mari italiani si stanno sempre più popolando di specie aliene.
Oltre al caso del  Granchio reale blu che, dalle coste atlantiche del continente americano, sta ora consolidando la sua presenza anche in tutto il Mediterraneo e in Adriatico il vero fenomeno di “colonizzazione” lo registrano le tartarughe marine Caretta caretta. Le loro nidificazioni stanno infatti aumentando in modo esponenziale.
Dal sud Italia a Venezia, lungo tutta la penisola, mai sono stati trovati così tanti nidi. Soprattutto mai così tanto a nord. Secondo i dati di Legambiente, da inizio estate al 1 agosto, sono 179 i nidi di Caretta caretta censiti dai vigilanti attivi sulle spiagge italiane.

Sempre più amplia l’area di nidificazione

Le tartarughe marine continuano a conquistare sempre più litorali e se a Jesolo, nel veneziano, è stato rinvenuto il nido più a nord mai registrato in Adriatico, anche in Liguria hanno fatto la loro comparsa per la prima volta. E’ tuttavia il litorale del Lazio a registrare un primato. Quest’estate ha visto la nascita di oltre 400 tartarughine con un terzo di nidi in più rispetto al 2020. Sono stati individuati a Ostia e Nettuno (Roma) e a Terracina (Latina). In questa regione, il primo nido è stato scoperto nel 2016 e negli anni successivi non erano mai stai scoperti più di uno o due nidi per stagione. Nel 2021, il boom.

Piccolo di tartaruga Caretta caretta sulla spiaggia in Liguria

«Le tartarughe marine – spiega Guido Pietroluongo, medico veterinario del CERT – Dipartimento BCA dell’Università di Padova, stanno ampliando l’area territoriale di nidificazione, colonizzando sempre più anche le zone a nord dell’Italia. Questo perché vi trovano un ambiente favorevole. Nel sud Italia sono presenze abituali, basti pensare che in Calabria sono stati contati 77 nidi. Attualmente gli studiosi stanno analizzando il proliferare significativo per cercare di capire se vi siano stati fenomeni precedenti a quelli evidenziati negli ultimi mesi sui quali si è focalizzata l’attenzione». 

Nascite/conferma: nel mare aumenta la temperatura

Le nascite sono sempre belle notizie. Ma il fatto che siano in questo caso legate a degli evidenti cambiamenti climatici, e al conseguente aumento della temperatura dei mari che le spinge a trovare il loro habitat ideale laddove non erano presenze abituali, preoccupa.
«Le Caretta caretta – continua Pietroluongo – non stanno in realtà abbandonando i luoghi classici dove vivono, quali la Tunisia, la Turchia, la Grecia e il sud Italia, ma ora sono sempre più presenti lungo il Mediterraneo e hanno nidificato per la prima volta in Adriatico. Se da un lato l’aumento di nidi è una notizia positiva per la specie, dall’altro la loro presenza sempre più a nord è riconducibile  al cambiamento climatico e l’aumento della temperatura del mare».

caretta caretta
Tartaruga Caretta caretta

Un segnale legato al riscaldamento globale del pianeta che deve destare attenzione. L’aumento della temperatura del Mar Tirreno, di circa 2 gradi, si sta registrando nell’arco di soli venti o trent’anni. Nel Mediterraneo, la temperatura superficiale dell’acqua, negli ultimi 5 anni, ha raggiunto il massimo storico di 31 gradi centigradi, mentre la media stagionale è tra 20,4 e 27,9.

I ritrovamenti di Caretta caretta in Italia

Il primato regionale secondo i numeri aggiornati settimanalmente sul portale www.tartapedia.it alla data di oggi spetta alla Calabria con 77 nidi. Seguono Campania e Sicilia con 57; Puglia 21; Sardegna e Lazio 10; Toscana 7; Basilicata e Veneto 2; Liguria 1.

Ogni nido della specie Caretta caretta contiene in media un centinaio di uova, ma possono arrivare fino a 200. Purtroppo – come spiegano gli esperti veterinari – la stima di sopravvivenza è di un piccolo su cento. Questo perché alcune uova talvolta marciscono, in altri casi le tartarughine muoiono appena nate o sono vittime dei predatori. Ad ogni modo, a giudicare dai numeri delle loro presenze, sembra proprio che le tartarughe marine si trovino sempre meglio sui nostri lidi, tanto che tornano sempre più spesso a nidificare.

Silvia Bolognini

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