Su Marte può esserci vita?
L’uomo se lo chiede da centinaia di anni. Nel 1854 (William Whewell) si disse che potesse avere mari e terre, nel 1877 (Giovanni Schiaparelli) si ipotizzò che ci fossere dei “canali”, nel 1965 su Marte fu inviata una sonda spaziale e pochi anni dopo fu fatto un “life test” (Gilbert Levin) basato sui cicli metabolici. Di recente, la Nasa ha inviato su marte il drone rover Perseverance. Anche lui a caccia di vita.
Una speranza che, in questi giorni, viene però azzerata senza mezzi termini da un gruppo di ricercatori della Washington University, a Saint Louis.
Lo studio da loro condotto sugli eventuali pianeti al di fuori del sistema solare in cui potrebbe essere possibile la vita, li ha portati, infatti, a una conclusione negativa.
Marte, di cui hanno studiato la composizione chimica di una ventina di meteoriti cadute sulla terra, sarebbe infatti troppo piccolo per poter trattenere tanta acqua quanta occorrerebbe per la sopravvivenza umana.
“Il destino di Marte era scritto fin dall’inizio – scirve Kun Wang, uno dei ricercatori, nella sua relazione – . Questi meteoriti risalgono ad un’epoca compresa tra centinaia di milioni e 4 miliardi di anni fa e hanno registrato la storia evolutiva degli elementi volatili su Marte. Ma appare evidente che c’è una soglia, per quanto riguarda le dimensioni dei pianeti rocciosi, affinché possano trattenere acqua a sufficienza per permettere l’abitabilità e la tettonica a placche, con una massa che è superiore a quella di Marte”.
Lo studio dei ricercatori della Washington University è stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas).
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Vita su Marte? "E' troppo piccolo per contenere acqua a sufficienza"
27 Settembre 2021
Tag: astronomia