Un paio d’anni fa, l’aveva detto: “voglio diventare campione del mondo“.
E oggi, Matteo Dorotini, diciannovenne veneziano, già campione italiano assoluto di Freestyle Kiteboarding, lo è.
Ha raggiunto infatti ieri (26 settembre), a Tarifa, dove si sono disputati i campionati mondiali, la sua méta più ambita: la conquista del podio.
Tra il cielo e sulle acque del mare andaluso, in Spagna, Matteo, con le sue acrobazie, trainato da un aquilone, ha combattuto e vinto la sfida che, due anni fa, prima che il coronavirus interrompesse le attività, aveva fatto con se stesso quando, in Brasile, aveva conquistato il nono posto al campionato mondiale.
Arrivare primo. Allenandosi senza interruzione per rimediare all’anno di fermo imposto dal Covid, mettendoci tutta la forza e la determinazione che lo contraddistinguono, conquistando dapprima il titolo di campione italiano assoluto e poi, nelle tre tappe del mondiale GKA in Egitto (ancora cancellata a causa del virus), in Francia, dove si è classificato secondo e infine a Tarifa, dove ha potuto esultare per il primo posto della sua categoria, Under 21.
Talento italiano del kitesurfing fin da giovanissimo, Matteo, che abita con i suoi genitori al Lido di Venezia, proviene dal mondo della vela.
Ha scoperto la sua passione per il kitesurfing all’età di 13 anni e si è buttato sul Freestyle Kiteboarding, dunque sulle acrobazie in aria, solo di recente, superando alla fine anche i colleghi che, per tradizione, sono generalmente considerati i favoriti in questa disciplina: gli atleti sudamericani.
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27 Settembre 2021
