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Esercitazione Vertigo 2021: anche gli Usa “a scuola” dagli alpini

Esercitazione Vertigo 2021: anche gli Usa “a scuola” dagli alpini
Assalto verticale

Eccoli, gli alpini italiani. Sempre in azione. Sui monti soprattutto.
Ma il loro addestramento, in realtà, è in grado di fornire una preparazione utile a tutte le latitudini, dai ghiacci artici, ai deserti, passando per gli ambiti urbani delle grandi città.
Ce lo insegnano gli americani, che con loro hanno partecipato all’esercitazione multinazionale interforze “Vertigo 2021”.
«Le capacità utili sulle pareti di roccia – spiega il comandante delle Truppe alpine, Claudio Berto – possono essere impiegate anche per muoversi in ambiente urbano, tra i grattacieli delle città».
È in questa prospettiva che, con al 7° Reggimento Alpini e le brigate “Julia” e “Taurinense” e del centro Addestramento Alpino, si sono presentati all’appuntamento anche i componenti della 173^ Brigata paracadutisti degli Stati Uniti, di stanza alla caserma “Del Din” di Vicenza.

L’esercitazione Vertigo 2021

L’esercitazione, che ha visto in azione uomini e donne, si è svolta mercoledì 22 settembre 2021 sul comprensorio delle Cinque Torri, nelle Dolomiti ampezzane dell’Alto Bellunese.
Il programma si è composto di tre fasi, in cui le truppe hanno testato le capacità tecnico-tattiche alpinistiche, sia individuali che collettive, consolidando nel contempo la preparazione delle attività di soccorso in parete.

Alpini

 

Si è partiti con l’arrampicata sulle pareti, con passaggi fino al 10° grado. Le stesse pareti hanno poi visto lo svolgimento, da parte di Alpini, Guardia di Finanza e Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, di interventi di soccorso integrato per lo sgombero di feriti, anche attraverso l’impiego di elicotteri muniti di verricello. Infine, è stata simulata un’operazione di esplorazione, fissaggio e aggiramento verticale di una posizione avversaria.

L’importanza dell’addestramento alpino

Molti dei partecipanti all’esercitazione sono intervenuti in importanti operazioni militari, svolte in giro per il mondo: dall’Afghanistan, al Kosovo, alla Lettonia.

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Posizione di tiro in corda doppia

L’Esercito italiano, come ha rimarcato il vicecomandante delle Truppe alpine, Michele Rissi, è del resto in grado di formare, al termine di una rigida selezione anche tra militari di altre Nazioni, fino a 30 istruttori di sci e roccia ogni anno nei centri addestramento di Aosta e Brunico.

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«Soldati come questi – ha commentato il generale Berto – possiedono qualità e competenze che li rendono unici. Una risorsa preziosa della quale l’Esercito e gli Italiani devono essere fieri».
Parole d’elogio sono state spese anche dal capo di stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino, che ha assistito all’esercitazione: «L’Esercito dispone di unià specializzate in grado di eccellere nelle rispettive nicchie di impiego».

Alberto Minazzi

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Tag:  forze armate